giovedì 22 dicembre 2011

Buon Natale!

Auguri a tutti quanti voi per un sereno Natale, con la speranza che il 2012 non sia solamente un anno di rinunce, ma che possa aiutarci a riscoprire alcuni valori fondamentali quali il rispetto umano, la solidarietà tra individui e l'unità familiare.

mercoledì 21 dicembre 2011

Istituzionalizzazione della banca del tempo

Nel consiglio di lunedì 19 dicembre è stata votata la mia proposta di istituzionalizzazione zonale della banca del tempo. È un progetto che vuole coinvolgere, oltre che le banche del tempo già operanti nella zona, i custodi sociali e le associazioni per fornire servizi utili alla cittadinanza più fragile e in difficoltà. I custodi sociali, istituiti dalla precedente amministrazione di centrodestra, avranno il compito di segnalare eventuali criticità riscontrate nelle persone sole. Attraverso le associazioni, si potranno garantire coperture assicurative per eventuali danni a cose o persone. La banca del tempo è una forma di solidarietà di vicinato in cui ogni residente può offrire le sue competenze in cambio del tempo di un’altra professionalità che possa essere utile in un determinato momento. In pratica, un soggetto si rivolge all’associazione e deposita un determinato numero di ore ricevendo in cambio una sorta di voucher per riscuotere poi altrettante ore per i servizi di cui abbisogna. Questo progetto ha una doppia valenza perché, oltre alla sussidiarietà di alcuni piccoli servizi offerti al prossimo (ad esempio ore per insegnare ad utilizzare il PC, ripetizioni di matematica, ritinteggiatura di un muro, etc) in un momento in cui l’attuale crisi economica globale ha colpito Milano e in particolare la popolazione sola che fa fatica a sostenere le spese di gestione domestica, imposta le basi per scardinare l’egoismo delle persone. Un’assistenza sociale che nasce dalla propulsione dei cittadini. L’obbiettivo filantropico che mi spinge a far politica è anche quello di far riscoprire concretamente valori quali rispetto del prossimo e solidarietà verso i meno fortunati. L’inciviltà delle persone è riscontrabile quotidianamente e la politica, aldilà degli schieramenti, ha il compito di diffondere valori virtuosi. Per questo, sono felice che lo spirito di questa mia iniziativa sia stato colto con favore dalla maggior parte dei miei colleghi e che si riesca finalmente a collaborare su iniziative concrete. Da subito dopo le festività natalizie mi metterò al lavoro per realizzare questo progetto di vicinato e se arriverà al vaglio della Giunta comunale e in particolare agli assessori Bisconti, Granelli e Majorino spero che il Comune sviluppi questa mia proposta a livello comunale, dando alle future Municipalità il compito di coordinare le attività con le associazioni più operanti e attive nei quartieri.


venerdì 2 dicembre 2011

Attaccatevi al tram...se passa!

Un intero quartiere, quello di San Siro, è ostaggio dei lavori della MM5. Le strade sono una polveriera. Gli automobilisti devono districarsi tra gincane attraverso percorsi tortuosi e buche - crateri - nell’asfalto. Le macchine sfrecciano e sbandano tra i guard rail di plastica. Se non si è a conoscenza dello stato del manto stradale e si marcia oltre la media consentita in città, si rischia di prendere un dosso e di volare contro le barriere di protezione - se non vengono rubate, come ho segnalato alla segreteria del Sindaco che ha prontamente provveduto a rimediare per il cantiere di piazza Esquilino http://www.cronacamilano.it/cronaca/20174-barriere-cantiere-mm5-piazza-esquilino-rubate-da-ignoti-si-richiede-intervento.html -. Basterebbe che i conducenti fossero più prudenti. Giusto. Purtroppo non è così semplice e l’amministrazione comunale ha il compito di provvedere a posizionare della ben visibile segnaletica stradale e di vigilare sull’operato delle società appaltatrici.
Come se non bastasse, le linee di superficie della zona sono state deviate. Lo scorso luglio ho presentato una mozione al Consiglio di Zona 7 chiedendo che la linea sostitutiva del tram 16 venisse rivista per poter soddisfare le necessità dell’utenza “impoverita” di un tram storico che collega la periferia Ovest a quella Est, e viceversa. Il 12 settembre 2011 la maggioranza di Zona 7 ha convocato una commissione pubblica in cui, tra la caciara dei molti cittadini presenti, ha raccolto le segnalazioni dei residenti del quartiere. Lunedì 26 settembre il Consiglio di Zona 7 ha deliberato di convocare entro metà ottobre un tavolo di ascolto tra ATM, Comune e cittadini affinché si provveda a ridisegnare il percorso sostitutivo delle linee del servizio pubblico toccate dai lavori della metropolitana, che il capolinea attestasse presso la pensilina già esistente del bus 49 in piazza Axum e che ATM predisponesse uno studio di fattibilità per lo spostamento del capolinea del 16 in piazzale Lotto e non più in piazzale Segesta. Siamo a dicembre e niente è stato fatto. Per percorrere 4 km, tra attese varie e cambi di mezzo, ci vuole un’ora! Intanto è arrivato il gelo invernale e la corsa al regalo natalizio, con la conseguente frenesia del periodo, congestionerà ulteriormente strade come via Morgantini non predisposte ad accogliere lunghi autobus di ultima generazione. Ai miei solleciti, l’amministrazione di Zona 7 risponde che bisogna attendere che ATM e MM5 prendano degli impegni formali e che si verifichi la possibilità di riaprire via San Giusto al passaggio della 49 per raggiungere l’ospedale San Carlo. Aspettiamo da settembre che vengano presi accordi, ma evidenziamo che la fermata di via Stratico - non prevista inizialmente - è stata predisposta in meno di una settimana dopo le proteste dei cittadini. Il compito di una buona amministrazione, pur avendo pochi poteri come nel caso dei Consigli di Zona, ha l’obbligo di sollecitare le risposte, smantellando l’antiquato retaggio delle lungaggini burocratiche italiane.
La maggioranza di Zona 7, dopo i tre mesi ormai trascorsi, dimostra di essere totalmente inadeguata. I cittadini pretendono che le promesse fatte durante la commissione pubblica vengano portate a termine e non si tratta di spendere danaro, ma di venire incontro alle esigenze dell’utenza già disagiata dai cantieri inquinanti e dai danni provocati alle abitazioni a causa degli smottamenti del terreno e alle macchine per colpa di buche e polvere derivante dagli scavi. Ai molti utenti anziani e disabili della linea 16 consigliamo di regalarsi per Natale guanti e sciarpe per far fronte al gelo; ai più giovani, invece, un bel corso di yoga per stimolare la virtù della pazienza mentre aspettano il bus al freddo.
Intanto, a molti cittadini che parteciparono a quell’incontro pubblico è venuto il sospetto che il vento del cambiamento sia calato e che la partecipazione di tutti nella fase decisionale sia tanto una semplice promessa da campagna elettorale. 
In conclusione, attaccatevi al tram…se passa!

martedì 22 novembre 2011

A lezione di demagogia

La maggioranza di Zona 7 approva la presa d'atto della riduzione dei membri effettivi delle commissioni consiliari. Il gruppo del PDL ha evidenziato diversi vizi di forma tra cui la gravissima dichiarazione presente nel documento in cui si accenna al parere favorevole espresso da tutti i gruppi in fase di riunione dei capigruppo, pur vero, senza però procedere precedentemente a una richiesta di parere rivolto alla direzione centrale come invece pattuito nella stessa riunione e confermato dal presidente di Zona. I capigruppo, compreso quello del PD, intervenuti in aula in fase di discussione hanno concordato con quanto da noi denunciato. Veniva inoltre bocciato - nonostante tra i banchi della maggioranza fossero piuttosto favorevoli, come confermatomi anche soffermandomi a parlare con alcuni di loro - il mio emendamento per la cancellazione della parte del testo relativa al risparmio economico, infatti a mio avviso non ci sarà alcun risparmio visto l'elevato numero di commissioni, ben 10! Va aggiunto che molti sono i presidenti delle commissioni ad averne convocate alcune con pochi punti all'ODG o infruttuose continuando a rimandare decisioni oppure con l'unico intento di organizzare sopralluoghi per poi riaggiornare i lavori. Nel XXI secolo questi utili sopralluoghi possono essere definiti tramite mailing list. Un altro lampante esempio ci viene dalla commissione Politiche sociali che settimana prossima verrà convocata con un unico ODG in discussione mentre due settimane fa aveva solo due argomenti per una durata totale di 25 minuti - di cui 20 di presentazione della mission del banco alimentare, che tutti conoscono -. Il PDL riteneva invece che fosse più opportuno, dato il compito che ci vogliamo assumere per la riduzione dei costi della politica e che il PD vuole cavalcare dato il profondo disamore nei confronti della politica, presentando un ODG per l'abolizione dei gettoni delle commissioni e per la riduzione dei consiglieri di zona dalla prossima legislatura. La maggioranza, e il gruppo del Movimento 5 stelle, ha bocciato la nostra proposta a dimostrazione di quanto poco interessi l'abbattimento dei costi, volendo solo percorrere una strada demagogica. In effetti basterebbe tagliare il compenso del giovane Presidente di Zona. D'altronde è stata la stessa maggioranza di Zona 7 a costituire 10 commissioni, dichiarando più volte in fase di dibattito che è da settembre che lavorano sulla proposta politically correct: riteniamo che sarebbe bastato accorpare ad esempio la commissione Expo con quella della Cultura. Un capogruppo ha lasciato intendere, poi, che nel testo della delibera era meglio non inserire il numero delle commissioni - precedentemente sbagliato - ché potrebbero aumentare, tant'è vero che in comune si parla dell’istituzione di quella per le pari opportunità, anche se riteniamo che sarebbe un grandissimo errore non inserirla in commissione Politiche sociali. Per concludere, si chiede maggior efficienza in sede di commissione, ma resteranno comunque libere e frequentabili sia dai consiglieri sia dai cittadini, e vi assicuriamo che con un pubblico di 50 persone è ben difficile capire cosa si sta discutendo tant'è vero che in passato sono giunte in aula proposte di delibera che disattendevano quanto emerso e votato nelle commissioni. La maggioranza di Zona 7 dovrebbe cercare di fare meno demagogia e d'imparare a rispettare il parere di tutti, anche se le sedute di consiglio si protraggono su alcuni punti, utili però alla discussione, rispettando la democrazia degli eletti e non cercando di emulare la Russia stalinista.


NB1: all’inizio della seduta, ho presentato un’interrogazione su come s’intende procedere nei confronti dell’occupazione abusiva ed illegale di alcuni alloggi comunali e ALER della Zona.
Guarda il video:


NB2: a conclusione della seduta durata 6 ore, va denunciato anche il fatto che non sono state rispettate le regole, ancora una volta, nell'assegnazione dell'organizzazione dei mercatini di Natale senza bando pubblico ad una società di eventi di Torino (nonostante le 2500 circa agenzie censite nella città di Milano!!!!).

venerdì 11 novembre 2011

Good morning, Zona 7!

Questo blog è nato con lo spirito di raccontare la mia esperienza politica all'interno del Consiglio di Zona 7. Più che un diario di bordo si sta rivelando un bollettino di guerra. Nella seduta del 7 novembre arriva in Consiglio una mozione urgente del Presidente per chiedere alla Regione di voler sospendere l'applicazione del decreto legge Gelmini che prevede gli accorpamenti di più scuole all'interno di poli scolastici che, indicativamente, dovranno avere ognuno mille studenti. Nell'intento, questo processo permetterebbe ai bimbi di essere accompagnati dalla scuola dell'infanzia fino a quella secondaria per seguire un percorso pedagogico condiviso dalle scuole di diverso grado. Quello che la maggioranza del CDZ 7 chiede, unitamente alla Giunta Pisapia e agli altri CDZ, è che i poli scolastici vengano formati sulla base dell'ubicazione territoriale. La proposta è senz'altro condivisibile - anche se non si capisce l'urgenza visto che la legge regionale di applicazione è di metà luglio e ci sarebbe stato tutto il tempo per passare in Commissione Scuola -, ma come al solito i regolamenti vengono accantonati e per la minoranza non c'è nemmeno la possibilità di apportere modifiche al testo di delibera attraverso emendamenti: niente di più antidemocratico, il testo va votato così com'è! Chiaramente il gruppo del PDL vota contro e la proposta di delibera passa perché la maggioranza ha ovviamente i numeri per approvare in piena autonomia. Ci rivolgeremo al Direttore Generale affinché sia lui ad esprimersi in materia di regolamento di decentramento.
Successivamente arriva in CDZ la votazione per la proposta di delibera, su mozione del consigliere di FLI, per rendere più sicuro l'incrocio di vie in largo Settimio Severo - Panizza, Soresina, Motta -. In commissione s'era votato all'unanimità una proposta che, ancora una volta, è stata disattesa al momento della stesura del testo definitivo presentato al CDZ. Infatti, io stesso in sede di commissione avevo preso la parola affinché l'eventuale provvedimento prendesse anche in considerazione la pericolosità dell'incrocio di via Panizza con via Cantoni - come confermato anche da altri consiglieri -, chiedendo che l'incrocio sopraindicato venisse menzionato in fase di stesura. Il presidente di commissione mi aveva garantito che non se ne sarebbe dimenticato, ma che dato l'orario - da regolamento, le commissioni non potrebbero sforare l'orario di convocazione pena l'annullabilità - non c'era tempo di predisporre le modifiche per la votazione di commissione. Votiamo tutti a favore, o quasi, ma nel testo della proposta di delibera giunta in CDZ non v'è traccia di ciò che avevo chiesto: vatti a fidare dei COMUNISTI!
Come si può condurre un'opposizione costruttiva davanti a questi soprusi? Altro che nuovo modo decisionale, qui andiamo di male in peggio perché l'amministrazione di zona è vittima di un antico retaggio politico per cui tutte le proposte di buon senso provenienti dall'opposizione - in questo caso si tratta di sicurezza stradale e chi conosce la via Panizza sa bene che l'incrocio con via Cantoni è molto pericoloso - non devono essere tenute in considerazione. Fortunatamente, tra i banchi del PD c'è qualche consigliere che ragiona con la sua testa fin tanto da scontrarsi, venendo quasi alle mani, con chi ha preconcetti ideologici che rischiano di degenerare nell'identico muro contro muro che ha impantanato l'attività parlamentare. Per non parlare degli insulti che puntualmente ci vengono indirizzati...e poi qualcuno ha anche il coraggio di venirci a chiedere di dare il nostro contributo in termini d'idee!?!?!?
Una domanda utile alla riflessione: siamo noi consiglieri di minoranza a dover far spirare quel vento del cambiamento?

martedì 25 ottobre 2011

Cittadini di serie B

Con vivo rammarico devo denunciare che ogni proposta di buon senso promossa dalla minoranza che siede in CDZ 7 viene metodicamente bocciata. Sono uno dei consiglieri più attivi nel servire i miei concittadini e non posso rimanere in silenzio davanti agli sbarramenti ideologici di chi si è presentato a Milano come promotore di un nuovo corso politico, improntato sulla trasparenza e sulla partecipazione di tutti. Niente di più ipocrita.
Su tutte, emblematiche le votazioni del Consiglio di lunedì 24 ottobre. Il secondo punto all’ODG verteva sulla richiesta di maggior sicurezza e più controlli nella via Mar Nero, limitrofa alla residenza di un ex-consigliere di zona che oggi siede a Palazzo Marino tra i banchi del PD. Il CDZ 7 approva nella sua quasi interezza. Il terzo punto all’ODG verteva su una mia mozione votata a maggioranza in commissione e per questo commutata in proposta di delibera con la stessa richiesta di maggior sicurezza e più controlli in via Monreale e nelle vie limitrofe - piazza Zavattari, via Albertinelli, viale murillo, via Tempesta, via Mosè Bianchi, via Monte Rosa, piazzale Brescia, via Dolci, via Pagliano, via Paris Bordone, via Pellizza da Volpedo, via Ghiberti - dove numerosa è anche l’utenza di case di cura e di scuole di diverso grado. Chi conosce la zona, da attento osservatore, sa bene che sono tutte vie in cui i reati da strada - quali scippi, infrazioni di autovetture, furti, prostituzione, etc - sono aumentati esponenzialmente. Le cronache dei giornali elencano quotidianamente ogni singolo episodio, ma basta camminare per strada per notare la presenza di vetri in prossimità di marciapiedi e spartitraffico adibiti a parcheggio.  Le lucciole che giorno e notte bazzicano la zona non fanno altro che aumentare il traffico di chi ben conosce il mercato della prostituzione, qui “aperto” anche di giorno.

La proposta viene respinta anche da quei consiglieri di maggioranza che in commissione avevano votato a favore. 

La colpa del mio lavoro, culminata con la presentazione di quest'ultima mozione, è quella di risiedere in un quartiere e viverlo ogni giorno.
Chi abita nei pressi delle vie sopraelencate apprenderà con stupore che è un cittadino di serie B. Sì, perché le priorità della nuova amministrazione di Zona 7 - la stessa dell’introduzione dell’IRPEF, dell’aumento dei biglietti ATM, dello spoil system, dell’allargamento dei confini di Ecopass, delle assunzioni degli amici anziché regolarizzare i precari o avvalersi delle professionalità interne, etc - non sono quelle di risolvere i reali bisogni della gente comune.
Chi conosce un consigliere comunale di maggioranza abitante nei paraggi è pregato di contattarlo per chiedergli che venga intensificato il pattugliamento perché a quanto pare non c’è altra soluzione. 

lunedì 3 ottobre 2011

Non arrendiamoci davanti alle difficoltà

L'occasione dei prossimi congressi provinciali e cittadini è un banco di prova molto importante per il rinnovamento del partito. Ogni tesserato avrà la possibilità di esprimere il proprio voto partecipando alle votazioni. Non sono previste deroghe e non sarà possibile votare per delega. Così facendo i vertici del PDL potranno realmente essere riconosciuti dagli aderenti, contro l’attuale imposizione dall’alto per diritto successorio (o divino). 
Per riprendere le parole del Segretario nazionale, Angelino Alfano, potremo finalmente tornare a selezionare una classe dirigente «senza padroni, contro i padrini e contro i signori delle tessere». 
Il mio amico Giulio Gallera, a cui molti di voi su mio suggerimento hanno dato la loro preferenza nelle scorse elezioni amministrative, ha manifestato l'intenzione di correre per il coordinamento cittadino e con l'aiuto di tutti noi riusciremo ad ottenere l'ennesimo risultato positivo, a conferma del suo modo di far politica tra la gente e per la gente.

Sono stato eletto tra i candidati del Popolo della Libertà e dall'interno del movimento politico ho il compito di dare il mio contributo affinché s'inauguri una stagione di nuovo impulso all'attività partitica e di governo, affinché tutti insieme si possa uscire il più velocemente possibile dalla crisi economica mondiale.
Berlusconi ci ha dato tanto ed è giusto che ora siano gli eletti a dare indietro, facendo quadrato intorno al nostro leader che viene quotidianamente attaccato dalla magistratura e dai media con il solo scopo di sovvertire il voto democratico. A volerlo mandare via è un'opposizione incapace di proposte alternative, gente che preferisce un governo tecnico a un governo eletto dal popolo.  

Il Popolo della Libertà deve darsi delle regole certe da far rispettare agli eletti e ai militanti di partito.
È necessario il coinvolgimento partecipativo della base, non solo durante la campagna elettorale. Le decisioni vanno prese dalle figure apicali, i suggerimenti devono arrivare da chi fa politica nei quartieri o nei piccoli comuni. 
Si devono organizzare un maggior numero di momenti per il confronto e per la formazione degli eletti, reintroducendo quelli che in Forza Italia si chiamavano Dipartimenti e in Alleanza Nazionale Consulte.
Programmare gazebo nelle maggiori piazze e tutti i week-end tenuti a rotazione dai parlamentari e dalle cariche elette attraverso i listini bloccati. Queste ultime, pur essendo ottimi amministratori, non hanno ben presenti le richieste del territorio perché non hanno incontrato i concittadini durante le campagne elettorali. Perdendo gran parte del contatto con l'elettorato il rischio è quello di cadere nella trappola psicologica per cui ci convinciamo che hanno ragione gli sconfitti dalla storia, i comunisti, riciclatisi negli anni sotto diversi loghi, non avendo mai cambiato la sostanda del loro credo politico.
Bisogna dare un freno all’epoca di tripli e quadrupli incarichi! Il tempo a disposizione è assai limitato, come si fa ad adempiere al meglio ad un lavoro ricoprendo più ruoli e sedendo su più poltrone? Il gioco delle nomine crea solo autoreferenzialità e pochissima crescita interna nel PDL. 
La presentazione di candidature elettive e di nomina nei consigli di amministrazione dovrà avvenire attraverso curriculum vitae (controllati) attraverso selezione interna tra i tesserati, destinanndo proporzionalmente e per statuto una percentuale del compenso amministrativo per sostenere le spese vive del partito.
È necessario che membri del governo e dirigenti del partito che hanno vicende processuali si dimettano e che in caso di condanna vengano espulsi dal partito perché è la gente che lo chiede. 
Siamo e dobbiamo continuare ad essere il primo partito in Italia, con orgoglio!

mercoledì 28 settembre 2011

Venghino signori venghino: dateci consigli, ma nelle soluzioni ce ne infischiamo

Il centro sinistra milanese ha inaugurato una stagione all’insegna della menzogna. Dopo i ben noti provvedimenti contro i milanesi - aumento del 50% del biglietto ATM, introduzione dell’Irpef, meno sicurezza per tutti, etc - sta provvedendo ad organizzare una serie d’incontri pubblici con la parvenza di rendere partecipi i cittadini alle decisioni che più stanno a cuore alla maggioranza della popolazione, ma lo scopo reale è quello d’illudervi.
L’esempio lampante viene dalla Zona 7, dove siedo tra i banchi dell’opposizione. Da quando faccio politica ho sempre creduto che il bene comune fosse sopra tutto, anche sulle direttive di partito, e per questo motivo, a volte, ho votato con questa maggioranza. Lunedì 26 settembre il Consiglio di Zona 7 ha deliberato a favore della proposta di porre in essere un tavolo di ascolto tra ATM, Comune, Zona e cittadini affinché si provveda a ridisegnare il percorso sostitutivo delle linee del servizio pubblico toccate dai lavori della MM5. La delibera non tiene assolutamente in considerazione ciò che era emerso in un incontro pubblico in cui la cittadinanza chiedeva a gran voce di non essere “tagliata fuori”. Ebbene, il Presidente della Commissione Mobilità e Verde, Ivano Grioni, non solo dimostra di non conoscere la zona in cui opera, ma pur essendo uno dei maggiori fautori della partecipazione non si cura minimamente di quello che emerge dalle commissioni. Nella fattispecie, si è votata la proposta di  spostamento del capolinea della linea sostitutiva 16 in piazzale Lotto mentre in commissione si parlò invece di prolungamento. Lodevole il congiungimento alla MM1 - in commissione votai favorevolmente -, ma spostare il capolinea significa emarginare parte del quartiere che prima era servito da ben quattro fermate in più del tram 16, che arrivando in piazza Axum permetteva agli utenti di raggiungere il bus 49 per recarsi all’Ospedale San Carlo. Ancora più sconcertante, davanti alle mie rimostranze, è stato il fatto che Presidente e Vicepresidente della Commissione Mobilità e Verde, Giuseppe Perucelli, hanno bocciato i miei emendamenti con la scusa che bisogna snellire le procedure perché, una volta che ATM farà la sua proposta, ci riuniremo nell’ennesima assemblea per capire cosa ne pensano i cittadini. A cosa è servito, dunque, convocare una prima riunione pubblica per ascoltare i cittadini se la delibera approvata non fa assolutamente menzione delle richieste avanzate, se non quelle del comitato di quartiere pro Pisapia?
Un altro fatto emblematico di quanta demagogia venga usata dalla sinistra milanese è che i proclami in materia di tagli siano continui. In tal senso, la Zona 7 sembra il nuovo laboratorio politico del PD milanese. La maggioranza dibatte sul tagliare i membri delle commissioni perché il numero degli stessi è troppo elevato. La rappresentanza di tutti i partiti verrebbe comunque garantita proporzionalmente. Lo scopo è quello di ridurre i costi in termini di gettoni monetari elargiti dalle casse comunali. La scusa è quella che con troppi consiglieri nelle commissioni non si riesca a concordare sulle proposte di delibera, evitando il chiacchiericcio e troppa infruttuosa caciara. La soluzione è così semplice: basterebbe evitare d’incontrarsi all’esterno del consiglio di zona e non convocare le riunioni di venerdì pomeriggio - il contratto dei funzionari comunali prevede 36 ore settimanali, di cui quattro il venerdì -, risparmiando in questo senso. A mio avviso, basterebbe non aprire le porte ai cittadini per la loro continua campagna elettorale a spese dei contribuenti, convocando unicamente chi deve essere ascoltato per particolari progetti o proposte. Sbaglio o siamo stati eletti in rappresentanza dei cittadini?
Infine, vorrei rendere pubblico fatti disdicevoli che ben sottolineano l’arroganza di chi sta governando la città con il rancore politico, figlio dei lunghi e amari anni in cui gli stessi eletti sedevano nei banchi dell’opposizione. Le proposte di buon senso, e sottolineo non politicizzate, che giungono dai banchi dell’opposizione vengono respinte a prescindere senza nemmeno ascoltare l’argomento, ma anzi ci si pavoneggia proprio per questo motivo. Veniamo insultati perché rappresentiamo un partito come se fosse una colpa capitale e, nonostante i loro stessi kompagni riconoscano l’eccessiva veemenza, non ci viene nemmeno chiesto scusa. Va bene l’acceso confronto politico, ma siamo esseri umani degni tutti di rispetto, un atteggiamento del genere è da condannare, credo, a prescindere.

Contributo video

mercoledì 14 settembre 2011

Riflessioni

Ieri sera abbiamo avuto una commissione Sicurezza congiunta con i colleghi della Zona 8. All'intervento della consigliera che si è coperta di ridicolo - "Ciao, io mi chiamo Alice (nel paese delle meraviglie) e la mia abuela (nonna, ndr) è nata in Spagna e ci tengo a spezzare una lancia a favore di tutti i sudamericani con il ritmo nel cuore che hanno bisogno di poter ballare e brindare senza repressioni (fischi del pubblico)" - ha fatto seguito il nulla contenuto nella risposta dell'Assessore Granelli.
Viceversa, mi ricorderò di tale seduta per 2 interventi di un mio collega di partito che pur di strappare qualche applauso attraverso la più biega demagogia, sconfinante nella retorica populista, ha arringato la folla. Forse non si ricordava che per 15 anni abbiamo governato la zona senza porre mai rimedio alla questione dei latinoamericano che nel week-end invadono il parco di Trenno con i loro barbeque e la birra che scorre a fiumi. Forse non sa che le forze dell'ordine hanno serie difficoltà a garantire la sicurezza a causa dei tagli e della mancanza di agenti visto che, dopo l'intervento del Comandante della Polizia Locale Tullio Mastrangelo, ha pensato bene di salire nuovamente in cattedra per chiedere che nonostante la partita di sabato vengano impiegate 4 pattuglie di vigili urbani per presidiare l'area del parco nei pressi dell'Harbour Club e che non si rimandi più un argomento tanto sentito da chi lavora e chiede a gran voce che nei finesettimana gli venga riconosciuto il diritto al riposo.
Ho avuto l'ennessima riprova di quanto le masse siano facilmente influenzabili facendo loro sentire ciò che vogliono sentirsi dire: chissà come sarà contenta la stessa gente quando tra 1 anno, alla ripresa dei pic-nic, saranno nuovamente esasperati. Più fatti, meno parole!

lunedì 12 settembre 2011

Ben ritrovati!

Seduta fiume per il consiglio di Zona 7 in occasione della ripresa settembrina dei lavori.
I punti all'ordine del giorno sono tanti e la maggioranza decide, nonostante le lamentele dell'opposizione, d'iniziare dagli argomenti meno scottanti affinché i cittadini presenti in aula non sappiano. Si procede quindi alla concessione gratuita di spazi e palestre ad associazioni varie, anche se per alcune di esse non ci è dato sapere di cosa si occupano, non ricevendo nemmeno risposta nonostante la mia esplicita domanda.
Il Presidente Tellini rende noto che entro la settimana provvederà ad inviare ricorso al proprio partito per un'espulsione che non ritiene giusta. Sapremo presto a che gruppo si iscriverà, per il momento rimane saldamente seduto sul cadreghino del Presidente di Zona...e vorrei ben vedere visto che da ex-disoccupato si trova a guadagnare 2.500 € al mese più i vari benefit. Prima che si procedesse con la trattazione dell'ODG ho preso la parola per provocarlo un po', come da prassi. Gustatevi il video:

Ripresa settembrina dei lavori nel CDZ 7

Si è passati poi alla votazione della mozione pro campo sportivo di Muggiano per cui in commissione si era giunti a una delibera condivisa. Il kompagno più komunista di tutti, Marco Perego di SEL, presenta un emendamento con il chiaro intento di rompere l'equilibrio raggiunto in commissione. Dopo che il Presidente della Commissione Sport, Zacchetti, ha preso la parola per esprimere il suo parere contrario, il kompagno Perego ritira la delega per non sconquassare la maggioranza. All'insegna del volemosi bene la mozione originaria viene votata a maggioranza assoluta, o quasi, da tutti i consiglieri.
Si passa poi alla discussione di due mozioni urgenti presentate la stessa sera dall'opposizione.
1) La prima mozione riguarda la condanna dell'aggressione omofobica - solo per la maggioranza di governo di Zona 7, non per la stampa né tantomenoper l'aggredita - avvenuta pochi giorni fa ai danni di una signorina lesbica in un ristorante di via Raffaello Sanzio. Il Partito Democratico ha voluto chiaramente agire in tal senso unicamente per dare un significato politico della vicenda. Siamo tutti convinti che ogni aggressione vada condannata e, d'ora in poi, presenterò mozioni di condanna per ogni singolo atto vandalico o teppistico che si verificherà nella nostra Zona.
2) Sulla falsa riga della precedente mozione, viene presentata una delibera affinché il Comune si adoperì per far iniziare regolarmente l'anno scolastico ai bambini della scuola elementare G. Radice di via Paravia. La vicenda ha assunto la portata di dibattito nazionale perché il PD vuole che venga riconosciuto il sacrosanto diritto allo studio di quei 13 bambini - su 15 - di nazionalità straniera che sono stati costretti ad iscriversi a scuole non così vicine a casa rispetto alla scuola ubicata nel desolato "quadrilatero della paura" di San Siro. La mia coscienza mi spingerebbe a votare parere favorevole, anche considerata la delibera regionale che prevedeva di fare un'eccezione al decreto ministeriale Gelmini - prevede che in ogni singola classe non ci sia più del 30% di bambini figli di immigrati - considerata la natura della scuola Radice. Pensandoci attentamente per tutta la serata la mia coscienza non è riuscita a vincere sul raziocinio e sul ricordo di quei figli di immigrati che a Londra e a Madrid si sono fatti detonare per reazione contro l'Occidente, nonostante li avesse adottati a braccia aperte. Ho deciso di astenermi dalla votazione, ma dato il mio trascorso da volontario nelle classi ghetto l'argomento dell'integrazione è a me caro e credo che debba essere affrontato quanto prima per evitare che anche in casa nostra non nascono sentimenti di odio, di vendetta o di rivincita. Il mio quartiere è composto da una vastissima comunità magrebina, cinese e peruviana. Bisogna mettere in atto politiche d'integrazione finalmente efficaci. Alle ore 23.15 la seduta di consiglio viene chiusa.

giovedì 11 agosto 2011

Il mio editoriale del 9 agosto su Affaritaliani


In merito al dibattito sulla movida milanese credo che, oltre alle valide proposte di Giulio Gallera e dell’assessore Maran, un’altra zona da prendere ad esame per spostare i luoghi d’incontro serale potrebbe essere l’area adiacente allo stadio di San Siro. Alla ripresa dei lavori nel Consiglio di Zona 7 presenterò una mozione affinché vengano effettuati i sopralluoghi e le verifiche del caso. Ci sono già dei locali e inoltre ho già individuato alcune strutture che potrebbero essere adibite a locali notturni anche all’interno delle strutture sportive. Sarebbe un modo per rivalutare ulteriormente il quartiere, facendo attenzione a non sforare gli orari consentiti per legge per non arrecare danno ai residenti come successo, ad esempio, il 9 luglio u.s. in occasione del “Soda Pop Music & Art Festival” tenutosi all'Ippodromo del Galoppo. La musica ad altissimo volume, come segnalatomi da alcuni cittadini, si sentiva anche in piazza Wagner fino alle 4 del mattino di domenica 10 luglio, prima volta in assoluto da quando vengono organizzate feste della movida in locali/luoghi pubblici non adibiti a quel genere d’iniziative. Ci risulta che sono state facce delle denunce agli organizzatori, ma a tal proposito attendo ancora risposta dal presidente Tellini che, beato lui, è in ferie da un mese e mezzo.

martedì 2 agosto 2011

Ho scritto ad Angelino Alfano, segretario nazionale del PDL

Rispondendo alla richiesta di suggerimenti arrivata dal neo Segretario Nazionale del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, ho schematicamente indicato al partito quelle che sono le priorità secondo il mio modesto parere.



- È necessario il coinvolgimento partecipativo della base, non solo durante la campagna elettorale.

Il “gruppo delle regole”, ad esempio, avrebbe dovuto essere formato dagli eletti minori di tutte le regioni. A mio avviso, salvo alcune eccezioni, i vertici di partito sono troppo impegnati per avere il polso della situazione territoriale. Le decisioni vanno prese dalle figure apicali, i suggerimenti devono arrivare da chi fa politica nei quartieri o nei piccoli comuni.



- Si devono organizzare un maggior numero di momenti atti al confronto e alla formazione degli eletti, reintroducendo quelli che in Forza Italia si chiamavano Dipartimenti e in Alleanza Nazionale Consulte.



- Programmare gazebo nelle maggiori piazze e tutti i week-end tenuti a rotazione dai parlamentari e dalle cariche elette attraverso i listini bloccati. Questi ultimi, pur essendo ottimi amministratori, non hanno ben presente le richieste del territorio perché non hanno ascoltato i concittadini durante le campagne elettorali.



- Presentazione delle candidature elettive e di nomina nei consigli di amministrazione attraverso curriculum vitae (controllati) attraverso selezione interna dei tesserati.



- Predisporre congressi provinciali e cittadini affinché la classe dirigente possa realmente essere riconosciuta dagli aderenti al PDL contro l’attuale imposizione dall’alto per diritto successorio (o divino). A loro volta, i coordinamenti provinciali e cittadini eleggeranno i coordinatori regionali. I coordinamenti regionali eleggeranno il prossimo Segretario Nazionale.



- Bisogna dare un freno all’epoca di tripli e quadrupli incarichi! Il tempo a disposizione è assai limitato, come si fa ad adempiere al meglio ad un lavoro ricoprendo più ruoli e sedendo su più poltrone? Il gioco delle nomine crea solo autoreferenzialità e pochissima crescita interna nel PDL.



- Percentuale del compenso amministrativo destinato proporzionalmente e per statuto al partito per sostenere le spese vive



- Sospensione immediata dal partito di chi è indagato ed espulsione in caso di condanna.



- FARE FARE e ancora FARE per il bene del cittadino che ha riposto in noi la propria fiducia per la più prestigiosa arte che è quella del saper ben governare.



Siamo e dobbiamo continuare ad essere il primo partito in Italia, con orgoglio!





Cordiali saluti,

Alessandro De Chirico

- consigliere PDL di Milano zona 7 -


mercoledì 27 luglio 2011

Ho scritto al nostro Sindaco

Gentilissimo Sindaco, sono un po' preoccupato nel leggere che Lei e la Sua Giunta avete intenzione di aumentare alcune tasse,il biglietto ATM,d'inserire l'addizionale IRPEF,di ampliare l'area Ecopass,la tassa turistica,etc: vorrei da Lei sapere se sono menzogne propagandistiche dell'opposizione oppure provvedimenti imminenti.
Distinti saluti,
Alessandro

sindaco.pisapia@comune.milano.it

martedì 19 luglio 2011

Chiuso per ferie

Lunedì 18/7/2011 si è tenuto l'ultimo Consiglio di Zona 7 prima della pausa estiva: il presidente era assente, che fosse in ferie?

Ho preso la parola perché settimana scorsa avevo protocollato due interrogazioni al Presidente - "Abbattimento pensilina di piazza Piemonte" e "Schiamazzi per festival all'Ippodromo del Galoppo in data 9/7 u.s." - alle quali, per il momento, nessuno ha saputo darmi una risposta, nemmeno il Vicepresidente che in merito all'Eco mostro di piazza Piemonte si è limitato a dirmi che domenica 17/7 è stato pubblicato un articolo sul Corsera. Nel mio intervento facevo riferimento sempre a un articolo del Corsera apparso in data 3/2/2011. Voi credete ancora nei media?
Successivamente si è passati alla discussione sui temi all'ODG: parere sull'istituzione dell'ottava commissione permanente "decentramento" e sull'iscrizione all'albo zonale di due Associazioni. Mi è difficile fare un resoconto dettagliato dei vari interventi, sia di maggioranza che di opposizione, a causa della noia che mi ha assalito. Dopo mezzora di discorsi e litigi sulla modifica di una o due parole del testo di delibera, non avendo la maggioranza il numero legale per dare parere favorevole, con uno stratagemma da Prima Repubblica, il gruppo del PDL - seguendo i colleghi della Lega -  abbandonava l'aula, affinché risultasse agli atti che buona parte dei Consiglieri di maggioranza fossero già al mare.
A mio malincuore ho seguito le direttive del mio Capogruppo, ma sono stato eletto per lavorare - ho protocollato anche due mozioni che a questo punto verranno discusse a settembre - e non m'interessa ripagare con la stessa moneta coloro che han fatto opposizione per tanti anni. Tutti rimandati a settembre!
Prima di uscire dall'aula, ci siamo fermati ad ascoltare un attento cittadino molto risentito dal fatto che il Tellini non abbia ancora dato risposte alle sue rimostranze pubbliche in tema di mancanza di rispetto nei confronti dell'elettorato IdV. Gli rispondeva un Consigliere di maggioranza e Presidente di Commissione che ci ha rivelato di non essere iscritto al partito in cui è stato eletto e di non aver condiviso i modi con i quali si giungeva alla nomina del candidato Presidente. Lo stesso Consigliere si era proposto per fare il Presidente, ma per i famosi accordi pre-elettorali del centro sinistra di spartizione delle zone, ci rivelava che le trattative non portarono a un bel niente, in barba al programma elettorale della coalizione che parla chiaramente di rispetto del volere dei cittadini e della loro fantomatica partecipazione.
Ci risulta che alcuni nostri amici elettori del Kompagno Pisapia si siano già pentiti di aver accordato la loro preferenza al "Rivoluzionario gentile". Erano ignari del fatto che a governare Milano ci siano i poteri forti e non i partiti politici, se non per elargire qualche riconoscenza agli amici e agli amici degli amici - cooperative rosse, centri sociali, ricchi e ricchissimi radical scioc (da sciocco), etc -. Mi viene da scrivere: "Buongiorno Milano", ben svegliati!
E aggiungo, buone vacanze.

mercoledì 13 luglio 2011

Votazioni commissioni

Lunedì 11 luglio 2011 è stato convocato il Conasiglio di Zona 7 per la votazione delle commissioni e la susseguente nomina dei presidenti - come da foto allegata -.


Seppur avessi preparato un intervento polemico, come da mio stile, ho deciso di tenere gli animi più pacati, tant'è vero che non ci sono stati litigi se non per la nomina di un Consigliere verde alla Commissione Urbanistica. Non conoscendo il Consigliere Andrea Giorcelli, seppur condividendo che il suo tecnicismo sarebbe stato più utile alla Commissione Ambiente - nell'ottica tanto vanamente sbandierata dal Sindaco Giuliano Pisapia della meritocrazia -, ho deciso di non votare in maniera negativa e, a mio modesto parere, preconcetta.
Se veramente si vuole cambiare maniera di fare politica anche l'opposizione dev'essere artefice di questo cambiamento. In questa direzione, per il bene dei cittadini, ho chiesto la parola prima che si votasse il Presidente della Commissione Mobilità e Ambiente, Ivano Grioni. In riferimento al metodo adottato per l'approvazione della fantomatica "mozione urgente" presentata in data 1/7/2011 ho espresso tutto il mio rammarico relativo alla scarsa attenzione sia della partecipazione invocata da più parti durante la campagna elettorale sia dei cittadini e delle altre Associazioni che avrebbero potuto gareggiare all'appalto. Ho sottolineato che, a parte la pessima figura nel presentare per propria una mozione votata la stessa mattina in Giunta Comunale - che ricordo aver portato ad un rinnovo della convenzione con Italia Nostra Onlus per altri 9 anni della gestione del Bosco in città -, sarebbe stato più opportuno che la costituenda Commissione Ambiente avesse potuto fare le sue valutazioni sia in merito all'attività svolta negli anni passati dall'associazione appaltatrice, come avviene a termine di qualsiasi contratto, sia per capire eventuali migliorie d'apportare al parco e alla sua gestione. In tutta onestà, fu difficile per il neo eletto Consigliere Alessandro De Chirico esprimersi su un argomento di cui non ne sono tuttora a conoscenza. Sarebbe stato più corretto predisporre regolare gara d'appalto e non una mediazione diretta tra Comune ed Associazione, vietata per legge. Non si discute sul buon lavoro svolto da Italia Nostra, ma sulla presa in giro perpetrata nei nostri confronti, sminuendo il ruolo garantista della minoranza. I roboanti proclami da campagna elettorale erano solo demagogia...sembra che il Grioni abbia capito il messaggio, vedremo se metterà in pratica la trasformazione del modo di fare politica per il bene della collettività.

giovedì 7 luglio 2011

Lotta politica a San Siro

Articolo apparso oggi su affaritaliani.it

Lotta politica a San Siro


Lotta politica a San Siro
Giovedí 07.07.2011 11:22 da Affaritaliani.it


di Alessandro De Chirico,
consigliere zona 7 (Pdl)

Fa un certo effetto leggere sui giornali, dopo tanti anni di buon governo, che la Zona 7 di Milano è ritornata nel mirino della “lotta” politica. Finanche l’On. Di Pietro saprà, da oggi, che San Siro non è solamente il glorioso stadio di Milano, ma è anche luogo dove la poltrona del Presidente di Zona può essere utilizzata come merce di scambio da sfruttare per poter manovrare le scelte di un giovane presidente ancora studente e senza lavoro. La bagarre impazza, Fabrizio Tellini viene espulso dal partito dell’IdV e a questo punto è giustamente ritenuto presidente di sé stesso, non di certo dei suoi 78 elettori perché credo che chi si candida tra le fila dell’Idv non può prescindere da alcune lotte politiche come l’antiberlusconismo e a favore dell’antipolitica. Ebbene il comportamento del Tellini è il contrario di questa lotta alla casta.
Eloquenti sono le dichiarazioni di Francesco Laforgia, segretario cittadino PD, che ha preso le difese del probabile nuovo tesserato del suo schieramento politico - già da annoverare come suo Presidente di Zona-, negando anche che le zone non fossero già state “spartite” prima ancora della campagna elettorale e alludendo alla scelta del candidato Presidente solo sulla base delle competenze in materia di parchi: quali? Quelle di buona conoscenza solo perché forse ci va a fare jogging? Il Tellini ci risulta essere iscritto alla facoltà di Giurisprudenza e non di Agraria, giusto? Nel nostro consiglio di Zona da subito si è capito che il Presidente veniva indirizzato in alcune scelte, su suggerimento di quello che verrà presto nominato vicepresidente Ivan Grioni. Infatti, la sera della votazione del neo Presidente, il primo luglio, veniva presentata dalla maggioranza di centro sinistra una mozione urgente, ritenuta tale dallo stesso Tellini o forse suggeritagli da qualcuno come tale, per un parere di rinnovo della convenzione con l’Associazione Italia Nostra Onlus per la concessione del Bosco in Città perché il contratto era scaduto in data 30 giugno 2011. L’opposizione chiedeva di poter discutere successivamente sulla questione perché non si riteneva che l’argomento fosse così necessario d’approvare in quella data o che almeno si chiedesse alla Giunta Comunale di poter prorogare tale contratto per un tempo limitato a sei mesi o un anno, affinché la commissione verde della Zona 7 - ancora da costituire - potesse fare le sue valutazioni sia in merito all’attività svolta dall’Associazione appaltatrice negli anni passati, come avviene a termine di qualsiasi contratto, sia per capire eventuali migliorie d’apportare al parco e alla sua gestione.
Aggiungo che per un neo eletto come me, desideroso di collaborare, risultava impossibile esprimersi su un argomento di cui non ne sono a conoscenza. Inoltre, si sollevava la questione legata al fatto che bisognasse predisporre regolare gara d’appalto e non una mediazione diretta tra Comune ed Associazione, vietata per legge. La mozione urgente, inutile dirlo, veniva accolta con la maggioranza dei presenti. Peccato che la Giunta Comunale avesse già approvato nella seduta mattutina dello stesso primo luglio il rinnovo della convenzione per ben nove anni, come apprendevamo dai giornali il giorno seguente. Non si discute sul buon lavoro svolto da Italia Nostra, ma sul metodo che, nonostante i roboanti proclami della campagna elettorale, non ha tenuto assolutamente in considerazione la partecipazione dei cittadini e delle altre associazioni con le caratteristiche adatte a partecipare all’appalto. Un vanto d’appuntare sulle bacheche comunali della zona come se fosse una partita vinta dai consiglieri del Partito Democratico, quando in realtà non hanno avuto alcun ruolo se non quello di semplici marionette. Il vento è proprio cambiato!

Cambia il vento, ma noi no: 7 luglio 2011 volantinaggio al mercato di via Osoppo


In data 1/7/2011 è stato convocato il Consiglio di Zona 7 il cui ordine del giorno prevedeva l’elezione del Presidente. Sui banchi dell’opposizione abbiamo trovato il comunicato stampa dell’Italia dei Valori in cui veniva ribadita la scelta d’indicare, alla coalizione di centrosinistra, la Consigliere Elena Tagliaferri (IdV) quale unica candidata alla presidenza. Tale comunicato veniva firmato dal Commissari Idv della città di Milano, Stefano Zamponi e Romeo Bellon, e dai consiglieri IdV di Zona 7, Elena Tagliaferri (233 voti) e Fabrizio Tellini (78 voti). L’ultima firma, però, era stata precedentemente apposta anche sul programma elettorale proposto dal Partito Democratico a sostegno della candidatura dello stesso. Nessuno della maggioranza ha spiegato pubblicamente alla Signora Tagliaferri la motivazione per la quale non era ritenuta degna del ruolo. Dopo alcune richieste di modifica di punti del programma elettorale - non accolte - e vari interventi critici - tra cui quello del sottoscritto - nei confronti di un programma più idoneo al sostegno della candidatura di un Sindaco, all’atto vero e proprio di votazione è stato eletto Presidente Fabrizio Tellini che, contrariamente a quanto espresso sul comunicato dell’IdV da lui stesso firmato, accettava l’incarico anziché dimettersi come da indicazioni del suo stesso partito.
È incredibile come il Tellini si sia lasciato manovrare da una coalizione che ha mantenuto sì fede alla spartizione delle zone tra i partiti di centro sinistra, ma che in realtà ha già spaccato la maggioranza e che ha comportato un’espulsione immediata del Tellini dal suo stesso movimento politico. Un osservatore che se ne intende un minimo dei giochi di potere non faticherà a capire che il Partito Democratico, con i suoi 16 consiglieri di Zona, ha chiaramente voluto agire contro la coalizione e il voto degli elettori, manovrando un giovane ragazzo alla prima esperienza politica, che verrà pilotato nelle decisioni che gli competono, fino a quando non verrà sfiduciato. Non finisce qui!
La stessa sera, la maggioranza del CDZ 7 ha presentato una mozione urgente per un parere di rinnovo della convenzione con l’Associazione Italia Nostra Onlus per la concessione del Bosco in Città perché il contratto era scaduto in data 30 giugno 2011. L’opposizione chiedeva di poter discutere successivamente la questione perché non si riteneva che l’argomento fosse così necessario d’approvare in quella data o che almeno si chiedesse alla Giunta Comunale di poter prorogare tale contratto per un tempo limitato a sei mesi o un anno, affinché la commissione verde della zona - ancora da costituire - potesse fare le sue valutazioni sia in merito all’attività svolta dall’Associazione appaltatrice negli anni passati, come avviene a termine di qualsiasi contratto, sia per capire eventuali migliorie d’apportare al parco e alla sua gestione. Inoltre, si sollevava la questione legata al fatto che bisognasse predisporre regolare gara d’appalto e non una mediazione diretta tra Comune ed Associazione. La mozione urgente, inutile dirlo, veniva accolta con la maggioranza dei presenti. Peccato che la Giunta Comunale avesse già approvato nella seduta mattutina dello stesso primo luglio il rinnovo della convenzione per ben nove anni, come apprendevamo dai giornali il giorno seguente. Non si discute sul buon lavoro svolto da Italia Nostra, ma sul metodo che, nonostante i roboanti proclami della campagna elettorale, non ha tenuto assolutamente in considerazione la partecipazione dei cittadini e delle altre associazioni con le caratteristiche adatte a partecipare all’appalto.
Il vento è proprio cambiato!


venerdì 1 luglio 2011

Il vento è cambiato

Ieri sera, primo luglio 2011, è stato convocato il Consiglio di Zona 7 il cui ordine del giorno prevedeva l’elezione del Presidente. Sui banchi dell’opposizione abbiamo trovato il comunicato stampa dell’Italia dei Valori in cui veniva ribadita la scelta d’indicare, alla coalizione di centrosinistra del parlamentino di Zona 7, esclusivamente la Consigliera Elena Tagliaferri (IdV) quale unica candidata alla sua presidenza. Tale comunicato veniva firmato dal Commissario Idv della città di Milano, Stefano Zamponi, dal Sub-Commissario IdV città di Milano, Romeo Bellon, e dai consiglieri IdV di Zona 7, Elena Tagliaferri e Fabrizio Tellini. L’ultima firma, però, veniva apposta anche sul programma elettorale proposto dalla maggioranza a sostegno della candidatura dello stesso Tellini alla Presidenza della Zona 7. Dopo la richiesta, vana, della Tagliaferri di capire la motivazione per la quale non era ritenuta degna del ruolo di Presidenza da parte della sua maggioranza, ci sono state richieste di modifica di alcuni punti del programma elettorale del centro sinistra - non accolte - e vari interventi critici - tra cui quello del sottoscritto che trascriviamo a parte per chi volesse approfondire - nei confronti di un programma più idoneo al sostegno della candidatura di un Sindaco piuttosto che a un Presidente di Zona. Dopo le dichiarazioni di voto e all’atto vero e proprio di votazione si è passati alla nomina del Presidente Tellini che, contrariamente a quanto espresso sul comunicato da lui stesso firmato dell’Idv, accettava l’incarico anziché dimettersi come da indicazioni del suo stesso partito. È incredibile come, per la sua sete di potere, il Tellini si sia lasciato manovrare da una coalizione che ha mantenuto sì fede alla spartizione delle zone tra i partiti di coalizione, ma che in realtà ha già spaccato la maggioranza e che, probabilmente, comporterà un’espulsione immediata del Tellini dal suo stesso movimento politico. Un osservatore che se ne intende un minimo dei giochi di potere non faticherà un secondo a capire che il Partito Democratico, con i suoi 16 consiglieri di Zona, ha chiaramente voluto agire infischiandosene dei patti di coalizione e manovrato un giovane ragazzo alla prima esperienza politica, che durerà assai poco come Presidente di Zona e verrà pilotato nelle delicate decisioni che gli competono.
Non finisce qui!
La maggioranza ha presentato una mozione urgente per un parere di rinnovo della convenzione con l’Associazione Italia Nostra Onlus per la concessione del Bosco in Città perché il contratto era scaduto in data 30 giugno 2011. L’opposizione chiedeva di poter discutere successivamente la questione perché non si riteneva che l’argomento fosse così necessario d’approvare in quella data o che almeno si chiedesse alla Giunta Comunale di poter prorogare tale contratto per un tempo limitato a sei mesi o un anno, affinché la commissione verde - ancora da costituire - potesse fare le sue valutazioni sia in merito all’attività svolta dall’Associazione appaltatrice negli anni passati, come avviene a termine di qualsiasi contratto, sia per capire eventuali migliorie d’apportare al parco e alla sua gestione. Inoltre, si sollevava la questione legata al fatto che bisognasse predisporre regolare gara d’appalto e non una mediazione diretta tra Comune ed Associazione. La mozione urgente veniva votata con la maggioranza dei presenti. A distanza di un’ora, la minoranza veniva a conoscenza che la Giunta Comunale aveva già approvato nella seduta mattutina del primo luglio il rinnovo della stessa convenzione per ben nove anni. Purtroppo, è tardata la comunicazione tra chi siede all’opposizione in Consiglio Comunale - ed è referente della Zona 7 - e chi siede tra le fila della minoranza in Zona 7. Il vento è cambiato!



Intervento:

Buonasera KOMPAGNI!
Innanzi tutto vorrei augurare a noi tutti un buon lavoro, sperando che si riesca a collaborare al meglio per l’interesse della collettività. Faccio un in bocca al lupo al Candidato Presidente Tellini che ebbi modo di conoscere in campagna elettorale e con cui mi fermai a dialogare sulla sua pregressa attività politica. Il ruolo che ricoprirà da qui a 2, 3 anni al massimo perché poi torneremo al voto, è molto delicato. È un giovane come me e molti altri ce ne sono all’interno del consiglio di zona. Sicuramente questo avrà fatto riflettere alcuni consiglieri uscenti anche del mio stesso partito che, persa la fiducia dei propri elettori, oggi non siedono più su questi scranni. A lei, Signor Presidente, auguro un grosso in bocca ai LUPI! Sappiamo delle difficoltà che ha dovuto superare per trovare un accordo tra le varie anime all’interno della sua coalizione, che ricordo essere la stessa di Prodi: una coalizione, una garanzia!
Signor Candidato Presidente Tellini, da moderato quale sono, oggi vorrei darle la mia fiducia riponendo in lei la speranza della paventata aria nuova che si dovrebbe respirare in città, aria che però è già stata inquinata dai fumogeni accesi sotto casa dell’ex Vicesindaco De Corato e dalla puzza di (…) di chi, ignobilmente, è entrato in una chiesa della nostra zona, la San Giuseppe Calasanzio, dove ho preso i sacramenti; è stato messo in scena un siparietto inqualificabile, preludio della parata da circo del gay pride. Ci tengo a precisare, che ho massimo rispetto per chi, oggigiorno, trova una persona da amare per la vita, di qualsiasi sesso sia, ma Carnevale si festeggia a febbraio e alcuni miei amici omosessuali mi hanno espresso il loro dissenso su certe manifestazioni, pure essendo di sinistra e iscritti all’Arcigay. Incominciamo bene!
Vorrei riporre in lei la mia fiducia, mi ripeto, ma leggendo il vostro programma, così simile al libro dei sogni di Pisapia, mi sono addormentato più volte. Per la zona 7 avete deciso di presentare un programma dell’utopia, ispirandovi ANCORA ai valori della Resistenza, impostandolo sul rifiuto di tutto ciò che di buono è stato fatto in 15 anni d'amministrazione di centro destra. Vorrei chiederle, Signor Candidato, dove pensate di trovare tutto il danaro per realizzare le opere elencate? Forse dai vostri amici delle cooperative a cui, leggo, commissionerete lavori straordinari? A distanza di un paragrafo smentite ciò che il nostro Sindaco ha presentato nel suo programma elettorale, e tra di voi riuscite a smentirvi a distanza di una sola riga. Parlate di ridurre i costi della politica, di voler valorizzare le risorse umane all’interno dell’Amministrazione comunale ma, basta leggere a pagina 2 del vostro programma, volete istituire nuove agenzie operative per la mobilità, per i servizi pubblici, per energia, rifiuti, digitalizzazione, acqua - pubblica e quindi da dover far gestire a qualcuno, ma a qualcuno chi? Ai politici!!!! -. Parlate di piantumazione di nuovi alberi ma è già stata programmata da qui al 2015 . Parlate di sistemare le cascine della zona, ma forse nessuno di voi ha mai visto Cascine Case Nuove o Cascina de Montel: sarebbero da radere al suolo, altro che recupero! Nel vostro programma elettorale, che pare quello di un candidato sindaco, parlate dell’istituzione di punti informativi per i giovani: se mi aveste chiesto una consulenza vi avrei evitato una pessima figura perché, non essendo abituati ad amministrare, non sapete che esistono già gli sportelli “Informagiovani”. Volete realizzare collegamenti con i comuni della prima cintura dell’hinterland: peccato che non sia nelle vostre competenze! A proposito di arterie principali della zona tralasciate completamente alcune vie sempre intasate dal traffico, sembra che non siate nemmeno a conoscenza dell’apertura dei cantieri della MM5. Sempre a proposito di trasporto pubblico, non sapevate che dall’ultimo anno solare sono operativi più di 500 nuovi mezzi ecologici? Nel vostro programma parlate dell’abbattimento dell’eco mostro di piazza Piemonte, peccato che la sovraintendenza abbia dato l’ok a procedere ad aprile! Prenderete anche i meriti della realizzazione del nuovo manto stradale che a poco a poco sta venendo realizzato in zona, ma che fu messo in agenda dalla precedente amministrazione. In tema di sicurezza, è su tutti i giornali la notizia della costituzione della consulta rom, ma in che lingua vi esprimerete? Avete già individuato aree idonee per accogliere le roulotte di zingari dei futuri nuovi arrivi? La polizia locale sarà nuovamente impiegata nel traffico e l’esercito non verrà più impiegato nel pattugliamento delle nostre strade: chi vigilerà sulla nostra sicurezza? I nonnini con le loro file indiane di pedibus? A proposito d’integrazione: il vostro progetto di zona, di municipalità come ripetete in tutti i paragrafi delle 12 pagine di programma, desidera coinvolgere tutti per una reale integrazione. Parole sante! Peccato che il laboratorio di quartiere San Siro è un’eredità della precedente amministrazione, non una cosa da voi inventata. Controllerete che ci sia trasparenza nella gestione dei patrimoni abitativi: suggerisco la nomina a supervisore della moglie di Giuliano Pisapia, la signora Cinzia Sasso, che continua a beneficiare del canone privilegiato. Ho letto che volete costituire il controllo sociale nelle case ALER: una cosa che c’è già e che i vecchini delle case popolari riconoscono come uno degli aspetti più positivi della gestione Moratti, unitamente al telesoccorso e ai centri ricreativi.
Vedo nei banchi della maggioranza che qualcuno rumoreggia e che c’è scarsa attenzione nei confronti di chi ha preso la parola. Fortunatamente parlate di ascolto di tutti, di dialogo, forse intendete far partecipare all’amministrazione della cosa pubblica solamente i vostri amici dei comitati del No e non chi rappresenta una cospicua fetta di cittadinanza. Insomma, le vostre sono tante belle parole, tanta bella demagogia, adesso aspettiamo la sostanza!
Non voglio dilungarmi più del dovuto, signor Candidato Tellini. Sappia che in me avrà un valido interlocutore, non accecato dall’ideologia, ma mi batterò concretamente affinché il bene degli abitanti della zona 7 prevalga su tutto. 


domenica 19 giugno 2011

Il cambiamento?

Litigi in Giunta, blitz in chiesa, contestazioni contro De Corato, centri sociali contro lo stato sionista, l'Expo dei NO global: è questa la Milano del cambiamento?

Il primo giorno di Consiglio

Lunedì 13 giugno 2011, alle ore 19, si è svolto il primo consiglio di Zona 7. Il nervosismo e l'apprensione da primo giorno di scuola si sono fatti sentire, ma nel quarto d'ora in cui sono stato seduto nel mio scranno dell'opposizione - prima del rompete le righe - ho preso confidenza con l'aula che mi vedrà protagonista per i prossimi cinque anni. Di fronte a me, i banchi della maggioranza mi sembravano metaforicamente come il blocco sovietico durante gli anni della guerra fredda: un muro umano rosso e arancione sostenuto da una nutrita compagine di pubblico in festa per la prima della Zona "liberata", poco importa che PD e IDV stiano già litigando e che non abbiano ancora trovato un accordo sulla presidenza. Dalle dichiarazione, sembra che Pisapia voglia dare più poteri ai consigli di Zona e forse è per questo che sono nati i primi malumori all'interno della loro coalizione, staremo a vedere.
Ho provato emozione quando per la prima volta ho dovuto votare gli scrutinatori - coloro che controllano la legalità del voto - e successivamente la convalida degli eletti. Due posti alla mia sinistra sedeva la consigliera del Movimento 5 stelle che, non so se per difficoltà o per voler dare il primo segnale della sua opposizione, ha inizialmente votato con l'astensione la proclamazione dei 41 consiglieri di Zona 7. Ho sorriso pensando dentro di me che mi divertirò molto nel sedere all'opposizione, le mie polemiche faranno notizia.
Incominciamo da subito chiedendo a gran voce d itornare alle Urne!  

Corsera - Caos presidenze di Zona

venerdì 17 giugno 2011

Primarie

Impegno, passione, energia, determinazione, serietà, responsabilità. Sono queste alcune delle tante parole trovate scritte sui manifesti elettorali per cercare di convincere un pubblico di cittadini sempre più recalcitrante di fronte alla politica. Parole dal significato positivo che all’occhio di una persona disinteressata associate a chi s’impegna nella cosa pubblica assumono una valenza retorica. C’è chi preferisce farsi propaganda screditando gli altri e chi spiattella attraverso i media tutto il profondo odio verso l’antagonista con l’unico intento di fare proseliti. La gente comune è stanca delle promesse fatte per accaparrarsi ogni singola preferenza. Il voto di Milano è un chiaro esempio di quanto i cittadini siano stufi di una politica urlata, vogliono sentirsi partecipi e il movimentismo che ha accompagnato Pisapia alla vittoria ne è l’inconfutabile prova.
Da semi-spettatore, ho osservato una campagna elettorale improntata al negativismo o allo screditamento del partito dell’opposto schieramento. Ho passato gli ultimi due mesi sulla strada, convinto che fosse importante presentare un proprio programma elettorale da sviluppare e portare a termine nel caso di avvenuta elezione, integrandolo con le segnalazioni dei passanti che non avessero voglia solamente d’insultarmi. Sono convinto che sia inutile fare promesse roboanti che nemmeno nei sogni potranno essere realizzate. Basta con la demagogia, la gente vuole concretezza. Vuole essere ascoltata, capita, e che si trovino soluzioni ai problemi comuni della vita quotidiana. Ho spiegato ai miei interlocutori le idee che ho in mente per la zona 7 di Milano. Con i miei 366 voti, credo di aver ottenuto un buon risultato. Mi sono sempre impegnato in quello che ho fatto cercando di portare a termine, nel miglior modo possibile, ogni progetto o mansione che mi veniva affidata. Stesso discorso per l’attivismo politico.
Ora è tempo di riflettere sull’insindacabile sconfitta della coalizione di centro destra e del partito di cui sono tesserato il Popolo della Libertà, il primo in termini percentuali a Milano. In un momento in cui si ammettono gli errori commessi e c’è la caccia alle streghe per rintracciare i colpevoli della disfatta, si discute su quale futuro aspetta il PDL. Sono convinto che l’idea di mettere in piedi i “Team della libertà” debba essere portata avanti con un forte impulso. Attraverso i militanti, capitaneggiati dagli eletti a tutti i livelli - è questo che chiede la gente, uscire dai salotti buoni perché la politica deve essere al servizio della comunità e non di pochi - bisogna dare nuovo slancio al tesseramento del partito. Io sono a favore delle primarie affinché venga dato un riconoscimento alla base del nostro movimento politico, ai tanti giovani che s’impegnano per passione senza chiedere nulla in cambio e a tutti quegli eletti con un certo seguito sul territorio, purché siano veramente una forma democratica di esprimere la propria preferenza, a scapito di chi non si è mai messo in gioco attraverso una campagna elettorale a suon di preferenze - così tanto difficili da ottenere -. È importante che avvenga il radicamento sul territorio e che la nostra base si senta effettivamente partecipe di un progetto e non solo chiamata a presenziare a banchetti o a happy hour mentre le periferie, durante la campagna per il ballottaggio, sono state poco considerate da qualcuno che fino a pochi giorni prima era candidato, ma che successivamente si trovava meglio e a proprio agio al seguito del Sindaco Moratti nel centro città, a favore dei teleobiettivi. La schiacciante presenza nei seggi dei rappresentanti di lista dei partiti di centro sinistra ne è un’ulteriore testimonianza, personalmente alla seconda tornata elettorale ho passato 21 ore nel seggio dove voto e la proporzione era di 15 a 3.
Penso a rimboccarmi le maniche e a fare il mio per poi raccoglierne i frutti: l’Italia non è un paese per giovani, lo sappiamo, bisogna saper aspettare. La gavetta è lunga, ma il lavoro paga sempre. Per farsi apprezzare, un giovane - di 32 anni - deve avere la possibilità di raccontare quello che ha in mente, è quello che farò quotidianamente nella mia zona, la zona 7 di Milano.