martedì 2 agosto 2011

Ho scritto ad Angelino Alfano, segretario nazionale del PDL

Rispondendo alla richiesta di suggerimenti arrivata dal neo Segretario Nazionale del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, ho schematicamente indicato al partito quelle che sono le priorità secondo il mio modesto parere.



- È necessario il coinvolgimento partecipativo della base, non solo durante la campagna elettorale.

Il “gruppo delle regole”, ad esempio, avrebbe dovuto essere formato dagli eletti minori di tutte le regioni. A mio avviso, salvo alcune eccezioni, i vertici di partito sono troppo impegnati per avere il polso della situazione territoriale. Le decisioni vanno prese dalle figure apicali, i suggerimenti devono arrivare da chi fa politica nei quartieri o nei piccoli comuni.



- Si devono organizzare un maggior numero di momenti atti al confronto e alla formazione degli eletti, reintroducendo quelli che in Forza Italia si chiamavano Dipartimenti e in Alleanza Nazionale Consulte.



- Programmare gazebo nelle maggiori piazze e tutti i week-end tenuti a rotazione dai parlamentari e dalle cariche elette attraverso i listini bloccati. Questi ultimi, pur essendo ottimi amministratori, non hanno ben presente le richieste del territorio perché non hanno ascoltato i concittadini durante le campagne elettorali.



- Presentazione delle candidature elettive e di nomina nei consigli di amministrazione attraverso curriculum vitae (controllati) attraverso selezione interna dei tesserati.



- Predisporre congressi provinciali e cittadini affinché la classe dirigente possa realmente essere riconosciuta dagli aderenti al PDL contro l’attuale imposizione dall’alto per diritto successorio (o divino). A loro volta, i coordinamenti provinciali e cittadini eleggeranno i coordinatori regionali. I coordinamenti regionali eleggeranno il prossimo Segretario Nazionale.



- Bisogna dare un freno all’epoca di tripli e quadrupli incarichi! Il tempo a disposizione è assai limitato, come si fa ad adempiere al meglio ad un lavoro ricoprendo più ruoli e sedendo su più poltrone? Il gioco delle nomine crea solo autoreferenzialità e pochissima crescita interna nel PDL.



- Percentuale del compenso amministrativo destinato proporzionalmente e per statuto al partito per sostenere le spese vive



- Sospensione immediata dal partito di chi è indagato ed espulsione in caso di condanna.



- FARE FARE e ancora FARE per il bene del cittadino che ha riposto in noi la propria fiducia per la più prestigiosa arte che è quella del saper ben governare.



Siamo e dobbiamo continuare ad essere il primo partito in Italia, con orgoglio!





Cordiali saluti,

Alessandro De Chirico

- consigliere PDL di Milano zona 7 -


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