martedì 25 ottobre 2011

Cittadini di serie B

Con vivo rammarico devo denunciare che ogni proposta di buon senso promossa dalla minoranza che siede in CDZ 7 viene metodicamente bocciata. Sono uno dei consiglieri più attivi nel servire i miei concittadini e non posso rimanere in silenzio davanti agli sbarramenti ideologici di chi si è presentato a Milano come promotore di un nuovo corso politico, improntato sulla trasparenza e sulla partecipazione di tutti. Niente di più ipocrita.
Su tutte, emblematiche le votazioni del Consiglio di lunedì 24 ottobre. Il secondo punto all’ODG verteva sulla richiesta di maggior sicurezza e più controlli nella via Mar Nero, limitrofa alla residenza di un ex-consigliere di zona che oggi siede a Palazzo Marino tra i banchi del PD. Il CDZ 7 approva nella sua quasi interezza. Il terzo punto all’ODG verteva su una mia mozione votata a maggioranza in commissione e per questo commutata in proposta di delibera con la stessa richiesta di maggior sicurezza e più controlli in via Monreale e nelle vie limitrofe - piazza Zavattari, via Albertinelli, viale murillo, via Tempesta, via Mosè Bianchi, via Monte Rosa, piazzale Brescia, via Dolci, via Pagliano, via Paris Bordone, via Pellizza da Volpedo, via Ghiberti - dove numerosa è anche l’utenza di case di cura e di scuole di diverso grado. Chi conosce la zona, da attento osservatore, sa bene che sono tutte vie in cui i reati da strada - quali scippi, infrazioni di autovetture, furti, prostituzione, etc - sono aumentati esponenzialmente. Le cronache dei giornali elencano quotidianamente ogni singolo episodio, ma basta camminare per strada per notare la presenza di vetri in prossimità di marciapiedi e spartitraffico adibiti a parcheggio.  Le lucciole che giorno e notte bazzicano la zona non fanno altro che aumentare il traffico di chi ben conosce il mercato della prostituzione, qui “aperto” anche di giorno.

La proposta viene respinta anche da quei consiglieri di maggioranza che in commissione avevano votato a favore. 

La colpa del mio lavoro, culminata con la presentazione di quest'ultima mozione, è quella di risiedere in un quartiere e viverlo ogni giorno.
Chi abita nei pressi delle vie sopraelencate apprenderà con stupore che è un cittadino di serie B. Sì, perché le priorità della nuova amministrazione di Zona 7 - la stessa dell’introduzione dell’IRPEF, dell’aumento dei biglietti ATM, dello spoil system, dell’allargamento dei confini di Ecopass, delle assunzioni degli amici anziché regolarizzare i precari o avvalersi delle professionalità interne, etc - non sono quelle di risolvere i reali bisogni della gente comune.
Chi conosce un consigliere comunale di maggioranza abitante nei paraggi è pregato di contattarlo per chiedergli che venga intensificato il pattugliamento perché a quanto pare non c’è altra soluzione. 

1 commento:

  1. La mia elezione non è stata un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Amministrare una zona come quella di San Siro, che ha circa 180.000 residenti, non è cosa semplice per una serie di motivi tra cui la variegata composizione dei quartieri. Anche se per il momento hanno una funzione prettamente consultiva, i consigli di zona sono gli organi istituzionali più vicini alla cittadinanza. In quest’ottica, la missione dei consiglieri eletti deve essere indirizzata verso la direzione dell’ascolto dei cittadini. Conoscendo molto bene il quartiere di San Siro, dove da sempre risiedo, ho presentato diverse proposte, tra mozioni ed interrogazioni, con lo scopo di segnalare le criticità e con la speranza che quanto prima venga riportata la regolarità in termini di sicurezza, di viabilità, di servizi, di sprechi e di tutela ambientale.

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