martedì 27 novembre 2012

ATM smentisce Maran

I cittadini del quartiere San Siro sono esasperati da una situazione fuori controllo da almeno un anno. I cantieri della MM5 avanzano e la viabilità è spesso modificata e stravolta. L'ultimo esempio risale ai giorni dal 13/11 al 16/11 u.s., a causa di lavori strutturali sulla trafficata via Morgantini. L'ultima soluzione ha previsto uno spostamento del tragitto della linea sostitutiva del tram 16 sulle vie Civitali, Pessano e Capecelatro. Caso vuole che fosse lo stesso tracciato da me proposto all'assessore Maran. È stato provato che i mezzi utilizzati sono idonei a percorrere le vie sopra elencate e non è necessario alcun intervento manutentivo per permettere la percorrenza delle suddette vie. Le passate dichiarazioni dell'amministrazione comunale sono state smentite nei fatti da ATM stessa, quindi non è più possibile rimandare la revisione del tracciato precedentemente stabilito a tavolino senza tenere in considerazione le richieste dei reali utilizzatori del servizio. Auspico che l'assessore Maran intervenga con i vertici di ATM affinché si prodighino a sanare un disservizio che vede doppiamente danneggiati gli utenti, che non usufruiscono delle stesse fermate del tracciato tranviario e che devono cambiare mezzo in piazzale Segesta con conseguenti tempi di percorrenza quasi triplicati. La linea sostitutiva del tram 16, su gomma, percorre lo stesso percorso della linea 49, creando ulteriori ingorghi su vie che non furono progettate per un così intenso traffico automobilistico. L'assessore Maran si ricordi delle mail che gli vengono inviate dai cittadini residenti nei paraggi che denunciano, inoltre, il caos e il grave problema d'insicurezza a causa dei parcheggi selvaggi che restano impuniti in occasione delle manifestazioni sportive allo stadio Meazza. La consegna della nuova metropolitana è prevista per l'anno 2015 e ritengo che l'amministrazione comunale abbia il dovere di rendere i disagi il più sopportabili possibile, come garantito nel corso di un'assemblea pubblica nell'ottobre 2011, soprattutto considerando che il freddo invernale è in arrivo.

domenica 25 novembre 2012

Primarie PDL

In attesa di essere prontamente smentito dalle azioni di coloro che sono i dirigenti del mio partito, vorrei esprimere qualche libero pensiero in merito alle primarie per la candidatura a Presidente del Consiglio per le politiche del 2013. Chi mi conosce sa bene che, per una serie di motivi, sarò eternamente grato a Silvio Berlusconi. Oggi ritengo che, senza abbandonare la vita politica, debba lasciare spazio alle nuove leve dedicandosi maggiormente al meritato riposo in mezzo alle sue amate valchirie che, insieme a lui, stanno coprendo d'incertezza ogni iniziativa del Popolo della Libertà e del suo segretario Alfano. Mentre scrivo, si stanno svolgendo le primarie del centrosinistra e, pur non avendo dati definitivi, risulta evidente che questo modo di coinvolgere l'elettorato è un eccezionale metodo partecipativo - a maggior ragione considerando che la legge elettorale molto probabilmente non cambierà, nonostante la prossima sia la 95ª settimana utile e "decisiva" per rivederla -. In passato, molti mi hanno detto di risparmiare le critiche alla dirigenza del mio partito perché i panni sporchi si lavano in famiglia. Correva l'anno 2011 e a Milano i kompagni non ci avevano ancora dato una storica lezione di umiltà, evidentemente recepita da pochi. I dati elettorali erano in caduta libera eppure mi si diceva che non era il caso di evidenziare certi segnali. La superficialità arrogante di alcuni ci ha portato a un attuale - ottimistico - 15% di consensi su scala nazionale. Ci sono persone che vorrebbero ancora far finta di niente davanti all'evidenza. In una recente intervista, la parlamentare Biancofore - grande statista (...) - ha recentemente parlato di 10 milioni di voti al PDL alle prossime elezioni: in quale film? Forse nel sequel di Cetto La Qualunque! Salvo miracoli, è molto difficile che il prossimo governo sia colorato di azzurro. Di certo non mi do per vinto senza provare a reagire e comunque sia farò la campagna elettorale per il nostro candidato. Quale candidato? Mi auguro che Alfano non si ritiri dalla corsa per le primarie del PDL e che abbia il coraggio di cimentarsi, vada come vada, anche se il "dinosauro dal cilindro" sarà Silvio stesso. Nella settimana appena trascorsa avevo molto apprezzato certe uscite di Angelino che dimostravano la sua determinazione a continuare con la svolta democratica per la scelta del candidato Premier - mi riferisco  allo scontro verbale con Berlusconi per l'indizione delle primarie e ad alcune dichiarazioni in merito all'esclusione di ipotetici indagati da questa corsa tutta interna -. Ieri Berlusconi ha dichiarato che sta valutando se scendere nuovamente in campo con un nuovo partito. Benissimo, apriamo le primarie del PDL ai partiti che si schierano tra le fila del centrodestra. Siano primarie vere e vinca il migliore. Bisogna essere consapevoli del fatto che un'epoca è finita e che la gente, seppur stanca delle promesse non mantenute, ha voglia di essere coinvolta nella riforma totale del nostro Paese. C'è ancora qualcuno che fa finta di non capirlo? Ad aprile sapremo cosa ne sarà di noi, ma comunque dobbiamo mettere le basi per il futuro. Seppur in ritardo, anticipiamo i tempi: le primarie sono una buona partenza. Lasciamo che i leader parlino alla nostra gente e che vinca la persona in grado di ascoltare i bisogni del popolo del centrodestra. Non lasciamo che i dirigenti si arrocchino all'interno delle nostre sedi partitiche - via dell'Umiltà (!) e viale Monza, in primis - e che ci facciano arrendere senza nemmeno sparare un colpo contro l'armata rossa e la sua gioiosa macchina da guerra.  Sogno un PDL come l'Araba fenice: l'uccello mitologico capace di rinascere dalle proprie ceneri.  Non abbiamo niente da perdere, questo è il momento giusto per allontanare tutti quegli affaristi che, approfittando dei tanti successi politici di Berlusconi, si sono avvicinati alle nostre sedi facendo incetta di incarichi. Per i prossimi anni non avremo niente da offrire in cambio. L'unica maniera per far carriera sia la militanza: chi ci sta?