sabato 19 ottobre 2013

Torna il terrore?

Chi mi conosce sa bene che non sono un estimatore di Daniela Santanché, mi sento in dovere di esprimere la mia solidarietà per l'aggressione subita la scorsa notte dall'onorevolenella sacralità delle mura domestiche. Un nutrito numero di persone ha assaltato la sua abitazione con cori e minacce, sembra addirittura che qualcuno avesse un coltello. Ovviamente, i giornali non ne parlano nemmeno nelle edizioni online e, ancor più grave, le autorità cittadine rimangono in silenzio. È evidente che Pisapia non voglia dissociarsi da certi personaggi vicino all'ultra sinistra perché bacino elettorale da cui è nata la sua elezione. Il gravissimo fatto è un brutto segnale da non sottovalutare e risveglia in noi un brutto periodo di storia italiana: gli anni di piombo e il  terrorismo politico.


giovedì 17 ottobre 2013

San Siro non è solo case okkupate

San Siro non è solo case okkupate, insicurezza, mobilità congestionata. San Siro è anche inciviltà, degrado, mancanza di rispetto verso il prossimo e verso le più basilari regole di convivenza. Le persone che imbrattano i muri scrivendo “San Siro non è una discarica, okkupati del tuo quartiere” dovrebbero impegnare il loro tempo ad insegnare l’educazione civica agli abitanti del cosiddetto Quadrilatero della Paura (piazza Selinunte e vie limitrofe) anziché istruire, attraverso azioni dimostrative pubblicate recentemente dai giornali, sul come okkupare una casa sfitta. 






















lunedì 14 ottobre 2013

Parentopoli in Zona 7


Questa sera, 14 ottobre 2013, ho presentato in Consiglio di Zona 7 un’interpellanza per chiedere spiegazioni in riferimento a una mostra patrocinata che, solo successivamente, si è scoperto avere come finalità la promozione di un consigliere di zona, Giorgio Uberti. Sono inorridito dal sistema adottato: nascondendosi dietro l’insegna della Chiesa Sant’Appolinare di Baggio, che il rappresentante del PD frequenta data la sua residenza nei paraggi della stessa, presenterà il prossimo weekend la sua pubblicazione che verrà messa in vendita alò pubblico. Il regolamento di zona prevede che, in caso di patrocinio, vengano apposti i logo comunale e zonale con la dicitura “con il patrocinio di” per differenziarsi dagli eventi organizzati dalle amministrazioni che non riportano tale formula. Durante l'intera manifestazione sarà messa in vendita una pubblicazione dello stesso Uberti, senza che in Consiglio di Zona qualcuno lo facesse presente a noi consiglieri. Non bastasse questo, il consigliere Uberti ha pensato bene di ripetere il suo nome ben sette volte su volantini e locandine della manifestazione, inserendo anche il suo numero di telefono, nel caso qualcuno avesse bisogno di contattarlo... Non è finita qui! La presidente della commissione Cultura, Valeria Luzzi, fidanzata del consigliere Uberti e imparentata con rappresentanti di “Coop Lombardia” - sponsor principale della mostra - non si è nemmeno preoccupata di controllare che gli organizzatori si attenessero a quanto stabilito dal Consiglio di Zona 7, alla faccia delle regole e del conclamato decentramento. Siamo di fronte a una "parentopoli" di Zona 7? A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina?

lunedì 7 ottobre 2013

Cantandogliele sotto la pioggia

Arrivano le prime piogge autunnali e come per magia si ripresentano i soliti vecchi problemi. Piazza Segesta e via Paravia, nel quartiere San Siro, sono completamente allagate. Dopo un paio d’ore dalla mia chiamata sono arrivati sul posto i vigili urbani, gli addetti dell’ATM e i tecnici del Servizio Idrico. Al momento, si sta cercando di capire se il problema sia imputabile al sistema fognario o alle tubature. Di certo c’è il fatto che se i tombini nelle adiacenze del guasto fossero ben puliti a quest’ora il traffico non sarebbe in tilt, gli autobus non dovrebbero fare percorsi alternativi e i passanti potrebbero camminare tranquillamente senza preoccuparsi di ostacoli e pozzanghere. Già lo scorso inverno avevo sollevato la questione degli allagamenti nel quartiere, è passata la bella stagione in cui andrebbero fatti questi interventi e il problema si ripresenta puntuale alla prima pioggia autunnale. Certo, bisogna individuare qual è stato il problema, ma cosa accadrà il prossimo inverno? Il Comune di Milano dovrebbe investire il poco danaro pubblico facendo la manutenzione ordinaria, cambiando le tubature antiquate e ripulendo i tombini intasati, anziché spendere soldi per aprire e chiudere continuamente le vie dove sono stati fatti lavori strutturali, come via Forze Armate e via Dolci, oppure anziché realizzare un po’ ovunque in città piste ciclabili pericolose all’incolumità dei ciclisti e, ancor peggio, dei pedoni, ad esempio sul marciapiede di via Pagano, dove i residenti escono dalle loro case con il rischio di essere travolti sul portone condominiale. Chiediamo una città vivibile e che i soldi pubblici vengano utilizzati con cognizione di causa, possibilmente cercando di programmare più interventi nella stessa via durante lo stesso periodo e non a distanza di mesi. Questo farebbe un’amministrazione attenta e competente, non accecata dall’ideologia.