martedì 31 dicembre 2013

Benvenuto 2014!

Tutti auspichiamo che il 2014 possa essere un anno migliore di quello che tra poche ore ci lasceremo alle spalle. Lo speriamo tutti perché con una disoccupazione che tocca il 13% e quella giovanile che ha superato il 40% sarebbe davvero difficile fare di peggio. Certo, il governo "delle larghe intese" non sembra avere la lungimiranza per risollevare il nostro amato Paese e lo spettro di nuove elezioni sembra sempre più vicino. Vogliono le elezioni Silvio, Grillo, Renzi e i leader delle forze politiche minori. Gli unici che non le vogliono sono Napolitano, Letta, Alfano e alcuni altri attaccati alle poltrone, ben consci del fatto che la loro influenza politica scomparirebbe un po' come successe a Fini.
A livello milanese, il centrodestra deve iniziare da subito il cammino che ci porterà alle primarie di coalizione per poi giungere alle elezioni comunali del 2016. Si fanno tanti nomi, personalmente ritengo che il candidato ideale deve essere qualcuno con una grande esperienza, conosciuto dai milanesi e che sia abituato a stare tra la gente. L'identikit corrisponde, a mio avviso, a un nome in particolare: Giulio Gallera. Non sottovalutiamo l'astuzia della nomenclatura comunista e la collusione della maggior parte dei media che  sono ostacoli difficili da superare. Partendo dagli sbagli commessi dall'amministrazione Moratti, dobbiamo continuare l'opera di ascolto dei nostri concittadini. Non dobbiamo commettere l'errore di pensare che il traguardo sia la nostra rielezione. L'obbiettivo di chi ama Milano è quello di tornare a governare una città che in due anni è precipitata in una decadenza mai vista prima. La contrapposizione all'incapacità della giunta aranciorossa deve essere la priorità, al di sopra degli individualismi di chi cerca a tutti i costi le copertine dei giornali. La ricandidatura e l'eventuale rielezione saranno naturale premio per chi ben farà, mettendosi in gioco quotidianamente. Per riprenderci Milano, Forza Italia e tutto il centrodestra meneghino hanno bisogno del sostegno di militanti e simpatizzanti per far conoscere alla cittadinanza tutte le malefatte di Pisapia & compagnia cantante. La stampa non riserva spazio alle nostre iniziative? Noi diffondiamole attraverso social network, blog e forum. L'opera di riconquista del nostro elettorato deve iniziare immediatamente. Rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a lavorare sodo, chi ci sta?Buon 2014 a tutti!


giovedì 12 dicembre 2013

Rispolveriamo un vecchio claim: tutti a casa!

Il “Movimento dei forconi” sta bloccando anche Milano per manifestare, giustamente, contro la nostra classe dirigente italiana: bene! A dimostrazione dell'incapacità dei politici, basti pensare che a Pisapia & co non è ancora venuto in mente di aprire Area C per snellire il traffico.
Rimango convintamente berlusconiano, ma ho deciso di partecipare ad alcune manifestazioni, limitatamente alla disponibilità di tempo di chi cerca di portare a casa la pagnotta, non per bieco populismo opportunista, ma perché sono incazzato con la classe dirigente del mio partito ché si è rinchiusa dentro i palazzi e poi scrive su Facebook o Twitter, per mero autocelebratismo, che loro ascoltano…ascoltano chi? Cosa? Se non ci fosse Silvio saremmo al 10% o peggio come in Trentino. Non abbiamo una classe dirigente competente che possa prendere il posto di chi a 77 anni non potrà tirare la carretta per sempre. Dopo di lui il nulla assoluto e la vedo male, per tutto il centrodestra, per i prossimi 20 anni. Quelli che ci mettono la faccia sono quelli che vanno tra la gente, che rispondono al telefono o alle mail per ascoltare chi ha problemi, pur riconoscendo il numero di chi ti chiama 3/4 volte in una settimana, il confronto e l’ascolto sono alla base della mia condotta.
Cari parlamentari, imparate ad ascoltare anche voi i problemi di chi vive con 400 € al mese in 3 in famiglia. Ascoltate voi chi a 50 anni non ha lavoro e non ha prospettive. Chi ha sfratti esecutivi con un tumore da combattere. Il tutto condito da una pressione fiscale da brividi e se non paghi poche centinaia di euro ti ritrovi con cartelle esattoriali o protesti sul groppone. Poi vediamo come reagireste nel leggere che i parlamentari ascoltano i cittadini. Ascoltate il grido di un'intera generazione, la mia, che non ha futuro e il 41% non ha lavoro. Voi scrivete di ascoltare, ma in realtà le mail inviatevi sull'email pubblicata su deputati.it torna indietro perché è inesistente (non lo era un paio di anni fa, oggi non lo so perché non m'interessa scrivere a chi se ne frega). Parlamentari non legittimati dal voto! Gente senza seguito. Gente che fino al 2008 criticava la leadership di Berlusconi e oggi lo consiglia come se nulla fosse successo. Gente che oggi siede incostituzionalmente in Parlamento, ma è a Montecitorio dal 1976 ed è responsabile del disastro sociale in cui è piombata l’Italia. Voi dovreste essere i primi garanti della Costituzione. Andate a casa!
Era ora che qualcuno si svegliasse dal torpore. Tra i forconi ci sono anche tanti berlusconiani e fanno bene a protestare, io sono con loro!

venerdì 6 dicembre 2013

Contro le vie d'acqua

Un nutrito gruppo di cittadini del comitato “No canal” è intervenuto nel Consiglio di Zona 7 convocato ieri sera, 5 dicembre, per protestare contro la realizzazione delle vie d’acqua. Nel maggio 2012 il Comune aveva modificato il progetto iniziale presentato nel 2010 da Regione Lombardia. Nessuno, nonostante i proclami elettorali riferiti alla partecipazione e al decentramento, si era preso la briga di consultare consiglieri e cittadini che vivono, in particolare, nei pressi del Parco di Trenno e del Parco delle Cave. Il comitato minaccia di bloccare i lavori ora che sono partiti con un notevole ritardo. Avevo espresso le mie perplessità da subito, ma l’amministrazione non ha voluto tenerle in considerazione. Più di un anno fa ritenevo inutile un esborso di quasi 90 milioni di € per un’opera che sicuramente non permetterà la navigabilità per la scarsa profondità dei canali. Inoltre, con le modifiche apportate al progetto iniziale, non è nemmeno certo che i canali possano essere utili per l’irrigazione dei campi per i sospetti legati alla contaminazione dei terreni. Infatti, gli incendi dolosi dell’estate 2012 hanno fatto venire alla luce alcune discariche abusive all’interno del Parco delle Cave e ad oggi l’ARPA non ha ancora reso noti gli esiti delle indagini eseguite. Non si capisce l’ostinazione di chi vuole portare avanti a tutti i costi un progetto inutile e osteggiato dai cittadini. Il Comune rivaluti il progetto e destini i fondi per progetti più utili e necessari alla città, come ad esempio investendo nell’ammodernamento dell’arredo urbano. Si pensi all’eredità che lascerà Expo 2015 a tutti i milanesi, scongiurando un canale che potrebbe diventare una “bomba ecologica” che rischia di contaminare non solo la periferia Ovest di Milano, ma una buona parte dell’hinterland milanese. 



mercoledì 4 dicembre 2013

Maran chieda a Babbo Natale una pista per le macchinine!

L'amministrazione comunale di Milano e in particolare l'assessore Maran, nonostante i pochi soldi a disposizione, hanno deciso d'imporre la loro ideologia a tutta la cittadinanza. Nessuno sente più parlare di partecipazione e di decentramento, ma i progetti arrivano nei consigli di zona a scatola chiusa: prendere o lasciare? Questo è successo ieri per le commissioni Mobilità dei Consigli di Zona 6 e 7 per l'intervento in via Caterina da Forlì, fatto di gincane e cordoli. Costo dell'operazione 450.000 €. Dopo il continuo spreco per spostare piste ciclabili o per realizzarne di nuove, pericolose e assolutamente inutili, la moda del momento è quella di realizzare "Aree a 30 km/h". Sarebbe preferibile che le poche risorse disponibili per il comparto strade venissero utilizzate per mettere in sicurezza gli incroci pericolosi, dove continuano gli incidenti stradali. A titolo d'esempio, mi vengono in mente gli incroci Paravia/Civitali o Ravizza/Domenichino.
Nel visionare certi progetti parrebbe che qualcuno si voglia divertire con le automobiline. Suggerisco all'assessore Maran di scrivere una letterina a Babbo Natale per chiedere una pista Hotwheels!


venerdì 29 novembre 2013

Cascina Case Nuove: un monumento all'incapacità



Cascina Case Nuove, monumento del retaggio storico della cultura popolare e agricola milanese, è diventata un monumento all’incapacità della Giunta Pisapia.
La maggioranza del Consiglio di Zona 7 ha votato in data 25/3/2012 il Piano Triennale delle Opere in cui tra gli interventi prioritari – per l’esattezza al quarto posto – veniva inserito il recupero della Cascina Case Nuove in via Paravia 22, nel quartiere di San Siro. Per 20 anni la Cascina Case Nuove ha versato in uno stato di abbandono e degrado e purtroppo le precedenti amministrazioni non sono mai potute intervenire per i vincoli imposti dalla Soprintendenza delle belle arti che, piaccia o no, hanno l’ultima parola in materia. La giunta Pisapia e in particolare l’assessore De Cesaris quando hanno dato l’okay ai lavori, evidentemente, non sapevano dei vincoli e ancora una volta risulta lampante l’improvvisazione e l’inadeguatezza di questa amministrazione. Sembra una barzelletta, ma quel poco che era rimasto in piedi nell’arco di un ventennio è stato portato via dal vento arancione del cambiamento. Non c’è più il tetto e le pareti di pregio, bell’esempio di architettura rurale, sono state cancellate da una gettata di calcestruzzo. I cittadini pagano, ma anziché una nuova struttura pubblica ricettiva da aprire al pubblico del quartiere, ci ritroviamo un monumento all’incapacità di Pisapia e dei suoi compagni.








domenica 17 novembre 2013

Fiera di Sinigaglia a Pagano? Pronte le barricate!


Leggo con stupore il comunicato inviato ieri dall’ufficio stampa del Comune di Milano in riferimento allo spostamento della fiera di Sinigaglia. Sono certo che ci sia stato un errore. L’assessore D’Alfonso dichiara che il comune sta vagliando diverse opzioni tra cui quella del parcheggio di piazzale Mario Pagano sembra la maggiormente accreditata. Leggo che i consigli di zona interessati si sono espressi favorevolmente sulla possibilità che venga svolto lì di domenica. Niente di più falso! In data 31 ottobre, ho partecipato a una riunione di commissione Attività Produttive della Zona 7 in cui era presente lo stesso assessore. Oltre a Confcommercio, erano invitate alcune associazioni di commercianti della zona che hanno risposto in maniera negativa a tale possibilità. Anche i non presenti – As.Co. Vercelli -, da me contattati in passato, hanno manifestato disappunto su questa eventualità.
Evidentemente l’assessore era poco attento o forse non ha alcuna intenzione di prestare ascolto alle richieste del territorio. Dove sono finite la famosa partecipazione e la conclamata volontà di dare attenzione a tutti? Mi sembra palese che queste siano solo dichiarazioni di facciata anche perché, durante la gestione arancio-rossa della città, sono proliferate le licenze temporanee a scapito del commercio di vicinato, senza che fosse comunicato nulla. Si parla di sana concorrenza, ma perché un negozio che vende alimentari è sottoposto a rigide norme di vendita dei prodotti mentre su una bancarella le stesse norme non valgono più e a pagare è il consumatore che non viene tutelato dai dovuti controlli? L’Annonaria è sparita dai mercati dando campo libero agli abusivi. È questa la sana concorrenza? L’aumento della tassazione – COSAP, IRPEF, rifiuti, etc – sta uccidendo le botteghe storiche che non riescono a tenere testa alla grande distribuzione.
L’assessore dovrebbe tenere da conto quanto emerso nell’incontro tenutosi con i commercianti valutando, piuttosto, l’ipotesi di trovare una collocazione della Fiera di Sinigaglia che accontenti tutti: commercianti, ambulanti, residenti e comune. Proponiamo il piazzale dello Sport che, con la dovuta pianificazione in virtù delle manifestazioni sportive dello Stadio Meazza, potrà accogliere alternativamente di sabato e di domenica tutti coloro che vorranno recarsi alla fiera, senza arrecare considerevoli problemi di traffico e avendo a disposizione tanti parcheggi e una fermata della MM5 di prossima apertura. L’assessore non ripeta brutti scivoloni fatti nel recente passato e stia pur certo che se non cambierà idea noi di Forza Italia saremo al fianco dei commercianti della zona per dar battaglia a questa scellerata amministrazione.

Di seguito copio il comunicato stampa del Comune di Milano
——— Messaggio inoltrato ———-
Date: 16 novembre 2013 16:02
Oggetto: Sinigaglia, al vaglio ipotesi alternative per rilancio della Fiera
A:


SINIGAGLIA, AL VAGLIO IPOTESI ALTERNATIVE PER RILANCIO DELLA FIERA
Area di via Valenza di proprietà privata, scaduto accordo con il Comune per utilizzo

Milano, 16 novembre 2013 – Il tema del posizionamento della storica Fiera di Sinigaglia è aperto e irrisolto dal 2006 e questa Amministrazione comunale, a seguito delle legittime sollecitazioni degli operatori, si è attivata per cercare soluzioni alternative, sia in zona Navigli sia in altre zone. Le ipotesi sono attualmente al vaglio e ogni decisione sarà presa solo dopo le opportune valutazioni e il coinvolgimento delle parti in causa.

Per maggiore chiarezza, si ritiene opportuno precisare che l’area di via Valenza, attualmente utilizzata dal mercato settimanale scoperto, è di proprietà privata. L’accordo che il Comune di Milano aveva stipulato con la proprietà – Ferrovie dello Stato – per l’utilizzo delle aree dell’ex scalo ferroviario di Porta Genova, è scaduto nei mesi scorsi ed è in corso una proroga tacita di occupazione degli spazi per garantire la prosecuzione delle attività mercatali.
Per i prossimi 5 fine settimana, la proprietà ha autorizzato lo svolgimento di un mercatino alimentare che occuperà una parte dell’area (pari allo spazio occupato da alcune decine delle 164 bancarelle che formano la Fiera di Sinigallia). Su questa decisione, così come sul futuro utilizzo dello spazio da parte della proprietà, il Comune non ha alcuna possibilità di opporsi e pertanto ha concordato lo spostamento di alcune bancarelle per permettere lo svolgimento promiscuo delle attività: dal venerdì alla domenica da parte degli operatori agricoli e al sabato da parte del mercato Fiera di Sinigallia.

Per favorire il rilancio della Fiera si stanno facendo ipotesi e cercando soluzioni alternative idonee. Tra queste, in particolare, ci si è maggiormente confrontati sulla possibilità di trasferimento in piazzale Mario Pagano dove, secondo le preferenza espresse dai Consigli di Zona interessati, si potrebbe prevedere lo svolgimento delle attività nella giornata di domenica.
Si tratta comunque ancora di un’ipotesi che si è aggiunta alle altre ed è in fase di approfondimento, nella consapevolezza che l’Amministrazione Comunale sta operando per dare una risposta adeguata alla domanda di rilancio della storica Fiera.
- See more at: http://www.alessandrodechirico.it/ale/?page_id=20#.UojmrBYuNrM

sabato 19 ottobre 2013

Torna il terrore?

Chi mi conosce sa bene che non sono un estimatore di Daniela Santanché, mi sento in dovere di esprimere la mia solidarietà per l'aggressione subita la scorsa notte dall'onorevolenella sacralità delle mura domestiche. Un nutrito numero di persone ha assaltato la sua abitazione con cori e minacce, sembra addirittura che qualcuno avesse un coltello. Ovviamente, i giornali non ne parlano nemmeno nelle edizioni online e, ancor più grave, le autorità cittadine rimangono in silenzio. È evidente che Pisapia non voglia dissociarsi da certi personaggi vicino all'ultra sinistra perché bacino elettorale da cui è nata la sua elezione. Il gravissimo fatto è un brutto segnale da non sottovalutare e risveglia in noi un brutto periodo di storia italiana: gli anni di piombo e il  terrorismo politico.


giovedì 17 ottobre 2013

San Siro non è solo case okkupate

San Siro non è solo case okkupate, insicurezza, mobilità congestionata. San Siro è anche inciviltà, degrado, mancanza di rispetto verso il prossimo e verso le più basilari regole di convivenza. Le persone che imbrattano i muri scrivendo “San Siro non è una discarica, okkupati del tuo quartiere” dovrebbero impegnare il loro tempo ad insegnare l’educazione civica agli abitanti del cosiddetto Quadrilatero della Paura (piazza Selinunte e vie limitrofe) anziché istruire, attraverso azioni dimostrative pubblicate recentemente dai giornali, sul come okkupare una casa sfitta. 






















lunedì 14 ottobre 2013

Parentopoli in Zona 7


Questa sera, 14 ottobre 2013, ho presentato in Consiglio di Zona 7 un’interpellanza per chiedere spiegazioni in riferimento a una mostra patrocinata che, solo successivamente, si è scoperto avere come finalità la promozione di un consigliere di zona, Giorgio Uberti. Sono inorridito dal sistema adottato: nascondendosi dietro l’insegna della Chiesa Sant’Appolinare di Baggio, che il rappresentante del PD frequenta data la sua residenza nei paraggi della stessa, presenterà il prossimo weekend la sua pubblicazione che verrà messa in vendita alò pubblico. Il regolamento di zona prevede che, in caso di patrocinio, vengano apposti i logo comunale e zonale con la dicitura “con il patrocinio di” per differenziarsi dagli eventi organizzati dalle amministrazioni che non riportano tale formula. Durante l'intera manifestazione sarà messa in vendita una pubblicazione dello stesso Uberti, senza che in Consiglio di Zona qualcuno lo facesse presente a noi consiglieri. Non bastasse questo, il consigliere Uberti ha pensato bene di ripetere il suo nome ben sette volte su volantini e locandine della manifestazione, inserendo anche il suo numero di telefono, nel caso qualcuno avesse bisogno di contattarlo... Non è finita qui! La presidente della commissione Cultura, Valeria Luzzi, fidanzata del consigliere Uberti e imparentata con rappresentanti di “Coop Lombardia” - sponsor principale della mostra - non si è nemmeno preoccupata di controllare che gli organizzatori si attenessero a quanto stabilito dal Consiglio di Zona 7, alla faccia delle regole e del conclamato decentramento. Siamo di fronte a una "parentopoli" di Zona 7? A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina?

lunedì 7 ottobre 2013

Cantandogliele sotto la pioggia

Arrivano le prime piogge autunnali e come per magia si ripresentano i soliti vecchi problemi. Piazza Segesta e via Paravia, nel quartiere San Siro, sono completamente allagate. Dopo un paio d’ore dalla mia chiamata sono arrivati sul posto i vigili urbani, gli addetti dell’ATM e i tecnici del Servizio Idrico. Al momento, si sta cercando di capire se il problema sia imputabile al sistema fognario o alle tubature. Di certo c’è il fatto che se i tombini nelle adiacenze del guasto fossero ben puliti a quest’ora il traffico non sarebbe in tilt, gli autobus non dovrebbero fare percorsi alternativi e i passanti potrebbero camminare tranquillamente senza preoccuparsi di ostacoli e pozzanghere. Già lo scorso inverno avevo sollevato la questione degli allagamenti nel quartiere, è passata la bella stagione in cui andrebbero fatti questi interventi e il problema si ripresenta puntuale alla prima pioggia autunnale. Certo, bisogna individuare qual è stato il problema, ma cosa accadrà il prossimo inverno? Il Comune di Milano dovrebbe investire il poco danaro pubblico facendo la manutenzione ordinaria, cambiando le tubature antiquate e ripulendo i tombini intasati, anziché spendere soldi per aprire e chiudere continuamente le vie dove sono stati fatti lavori strutturali, come via Forze Armate e via Dolci, oppure anziché realizzare un po’ ovunque in città piste ciclabili pericolose all’incolumità dei ciclisti e, ancor peggio, dei pedoni, ad esempio sul marciapiede di via Pagano, dove i residenti escono dalle loro case con il rischio di essere travolti sul portone condominiale. Chiediamo una città vivibile e che i soldi pubblici vengano utilizzati con cognizione di causa, possibilmente cercando di programmare più interventi nella stessa via durante lo stesso periodo e non a distanza di mesi. Questo farebbe un’amministrazione attenta e competente, non accecata dall’ideologia.





mercoledì 25 settembre 2013

Via il fioretto per la sciabola

All’incontro organizzato sabato scorso nel centro congressi di via Corridoni abbiamo simbolicamente brindato alla nascita a Milano di Forza Italia 2.0. I 1.000 e più militanti che hanno gremito la sala hanno provato un grande entusiasmo nel tirare fuori bandiere e spillette riposte nel cassetto. Tutti speravamo che il giorno della rinascita arrivasse presto e grazie al nostro leader, sempre avanti anni luce, quel giorno è divenuto realtà. Ora dobbiamo capire cosa cambia. Forza Italia darà continuità o ci sarà una rottura rispetto al recente passato? Francamente, auspico che ci sia un cambio di passo perché, come insegnano in matematica, variando l’ordine degli addendi il risultato non cambia.  Caso per caso, va valutato l’operato dei singoli per avere conferme o bocciature. Sabato mattina molti interventi mi hanno scaldato il cuore: penso a ciò che ha detto in apertura Giulio Gallera, ai discorsi di Maurizio Lupi, Raffaele Cattaneo, Roberto Formigoni e Angelino Alfano. Ripartiamo dal merito, dalla militanza, dai giovani, allontaniamo chi ha pensato solo ai propri interessi. Spero che nei fatti questi non rimangano solo proclami. Far politica significa rinuncia e sacrificio, ma bisogna anche premiare chi si adopera sul territorio e chi si sbatte per il partito. Forza Italia è tornata con l’intento di recuperare i valori fondanti del nostro movimento. Evidentemente questi valori si sono persi per strada. Chi ha fatto sì che questi valori si perdessero? Qualcuno se l’è mai chiesto? Sono un berlusconiano convinto e lo sarò sempre. Dal Presidente, però, pretendo che dia corso a un ricambio generazionale all’interno della classe dirigente, modernizzando e ringiovanendo il sistema-partito. Lo chiede l’epoca in cui viviamo. Forza Italia deve puntare sull’apertura dei club, trovando le risorse necessarie attraverso il tesseramento. Non con la prospettiva dei congressi, ma per attirare tutti i simpatizzanti moderati che si sono allontanati in questi anni. Apriamoci al web non solo per promuovere l’operato dei singoli, ma per attrarre soprattutto i giovani che sono nauseati dalla politica perché non hanno risposte concrete ai loro bisogni. La gente vuole essere ascoltata. Se i giovani con le idee e le capacità se ne vanno, magari a cercar fortuna all’estero, questo grande Paese non lo risolleveremo. In questi anni tanti amici si sono disaffezionati alla militanza perché non hanno mai visto premiati la loro passione e il loro impegno. Bisogna riconoscere le nostre colpe e ripartire ricostruendo dalla parte sana del nostro partito, da chi s’impegna quotidianamente, da tutti coloro che hanno sempre sventolato le nostre bandiere con l’orgoglio di chi ci mette la faccia, stando tra la gente. I fatti dicono che questo è un modo vincente di far politica. Non capisco chi dice che nella nostra storia non ci sono mai state le primarie per la scelta dei candidati e per questo debbano essere le segreterie di partito a designare, imporre, i candidati. Il mondo cambia e bisogna tenersi al passo con i tempi. C’è voglia di partecipazione, lo dovremmo aver già capito dal 2011, anno orribile del centrodestra, a Milano e non solo. La dialettica tra i partiti va benissimo, ma non commettiamo l’errore di credere che nel 2016 i milanesi manderanno a casa Pisapia solo per la decadenza in cui ha gettato Milano. Di contro, non commettiamo l’errore di correre separati perché abbiamo già visto che senza alleati si perde. Non dobbiamo avere paura di consultare il nostro elettorato per la scelta del miglior candidato possibile. Per tornare a un buon governo di Milano abbiamo bisogno dell’aiuto dei milanesi, che sono stanchi di pagare tasse in continuo aumento senza avere indietro nulla, per sovrastare con la nostra voce certi media che raccontano favole in merito all’operato di Pisapia e company. Non si vincono le elezioni in tre mesi, servono almeno tre anni! Questo deve essere chiaro a tutti, anche se c’è già chi fa nomi per il candidato sindaco del centrodestra: Lupi, Salvini, De Corato. Io faccio il nome di Gallera che da coordinatore azzurro della città di Milano sta facendo un grandissimo lavoro, coadiuvato da noi consiglieri di zona e dai tanti volontari. Credo che per esperienza e competenza sia la persona giusta per poter offrire nel 2016 la nostra visione di una città moderna. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche, riporre il fioretto e tirar fuori la sciabola.

mercoledì 5 giugno 2013

Movida insicura

Sabato scorso sono andato in corso Como per passare la serata con alcuni amici. Arrivati dietro l’Atahotel Executive parcheggiamo la nostra autovettura. Ci si avvicina un tale che sostava con altre persone nel parchetto adiacente e ci chiede “un’offerta” per il parcheggio, ché ci avrebbe controllato l’auto – un’utilitaria non appariscente -. Il proprietario della macchina gli allunga un paio di euro, che a dire dell’improvvisato parcheggiatore sono un po’ pochi, ma è quello che possiamo dargli. Rimaniamo perplessi perché ci sentiamo vittime di una vera e propria estorsione perché è risaputo che questi parcheggiatori abusivi, se non accontentati, sfregiano e rompono le autovetture dei malcapitati. In fondo sono solo 2,10 € e ci dirigiamo in un noto locale lì vicino. All’1.45 decidiamo che è ora di rincasare. Ci dirigiamo verso la macchina e tre rom ci vengono incontro. Uno di questi mi chiede che ore sono…il trucco più vecchio del mondo…”mi dispiace, ma non ho l’orologio e poi ce l’hai al polso perché lo chiedi a me?”. Cercano di trattenerci, ma non gli diamo retta e decidiamo di andarci a mangiare un pezzo di focaccia. Ritorniamo in corso Como e quasi all’angolo con i Bastioni di Porta Nuova un gruppo di persone di colore ci viene incontro con fare amichevole. Uno di questi m’inizia a parlare e, come se niente fosse, mi mette una mano in tasca per rubarmi il cellulare. Lo allontano brutalmente, mi minaccia, lo spintono facendolo cadere e con gli amici corro via. Delle Forze dell’Ordine nemmeno l’ombra. Nei pressi della movida notturna dovrebbero essere sempre presenti delle pattuglie che vigilino sull’incolumità dei passanti, a maggior ragione che la zona è famosa in tutto il mondo per i ristoranti e per i suoi locali notturni. Il futuristico quartiere di Porta Nuova è meta turistica e non è concepibile che avvengano aggressioni impunite. Non passa giorno che le notizie di cronaca ci lascino perplessi su come sia sempre più insicura la nostra bella Milano. I recenti omicidi possono ritenersi fatti isolati, anche se con una maggiore intensificazione del controllo del territorio forse si sarebbero potuti evitare. In pieno centro a Milano questo discorso non è plausibile. Mi riferiscono che in corso Como ogni notte si ripetono episodi del genere, l’altra sera è successo a me, deve scapparci un morto o uno stupro o chissà cos’altro prima che l’amministrazione comunale prenda dei seri e tempestivi provvedimenti? I cittadini pretendono sicurezza!

sabato 20 aprile 2013

Mi fate vergognare di essere italiano

Abbiamo votato 54 giorni fa e da allora non si è fatto altro che tramare pensando al proprio interesse di partito, aspettando il nuovo presidente della Repubblica. La rielezione di Napolitano è la dimostrazione che la classe dirigente non ha una visione politica a lungo termine. Prima si è atteso il nuovo presidente della Repubblica, da stasera aspetteremo che lui muoia...e poi si vedrà. Si farà un governo, forse, che per tutta la sua durata sarà ostaggio di ricatti bipartisan. Non si faranno le riforme così importanti per il Paese, ma si penserà solamente a salvaguardare il cadreghino proprio e di quello di amici e di amici degli amici. Chi se ne frega se c'è un tasso di disoccupazione giovanile al 40%, chi se ne frega di quei 6 milioni di disoccupati, chi se ne frega della modernizzazione costituzionale e infrastrutturale, chi se ne frega se con l'Expo faremo una clamorosa figura di merda a livello planetario...tanto sarà sempre colpa di un altro, dell'avversario politico che per interessi propri non ha voluto adoperarsi per risolvere i problemi reali sentiti dalla cittadinanza. L'importante è che alla buvette servano pasti caldi completi a 3,50 €, vino caffè e servizio compreso. Cari politici, non vi vergognate di tutto questo?
Io sì, mi vergogno di voi e credo di non essere il solo.
Nessuno provi a dirmi che ha vinto Silvio perché non me ne frega niente, oggi ha perso l'Italia.