giovedì 29 marzo 2012

Area S come Stadio

L'introduzione dell'Area C ha fortemente penalizzato il traffico automobilistico di alcune arterie principali della città, unitamente alle vie imboccanti la circonvallazione. Alcuni quartieri sono maggiormente colpiti dai lavori della MM5 e del teleriscaldamento. L'amministrazione comunale, più volte da me sollecitata con interrogazioni e articoli sui giornali, tace e dimostra sempre di più la sua totale incapacità nel dare risposte immediate e concrete ai cittadini. La mia battaglia affinché  venga ripensato il percorso delle linee sostitutive dei mezzi pubblici della zona è costante almeno quanto il progredire dei cantieri. Nel quartiere di San Siro l'esasperazione tocca punte elevate in concomitanza delle partite calcistiche di cartello. Sono anch'io residente nei paraggi e ne ho i parcheggi pieni! Sabato e ieri sera ci sono stati due big match e il traffico si è paralizzato per ore, soprattutto a causa dell'inciviltà di chi posteggia persino nel centro via alberato con doppio marciapiede rinforzato. I vigili, a cui si chiede un pronto intervento, rispondono che non sanno cosa fare - suggeriamo migliaia di multe -. In autunno, ad alcuni cittadini è stato intimato l'ordine di aspettare a rientrare nelle proprie abitazioni a causa dell'intenso traffico e della chiusura, a fine partita, del senso di marcia verso lo stadio.

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Via Tesio è chiusa per il cantiere della metropolitana, via Gianicolo pure, Via Morgantini è sovraccarica dal traffico deviato. Via dei Rospigliosi e via Gavirate hanno carreggiate ridotte. Via Ricciarelli chiusa. In più, il traffico è ora deviato da via Harar a via Patroclo/Ippodromo/Pinerolo: lunedì - primo giorno di deviazione, non ricordandomelo - da viale Murillo al CDZ, facendo quel tragitto, ci ho messo 25 minuti, passando dal tratto aperto di via San Giusto ce ne vogliono solo 10. Nemmeno la maggioranza di Zona 7 ha il coraggio di negare che i lavori abbiano stravolto la viabilità. Dalla Centrale, ieri, ho impiegato 70 minuti per tornare a casa, in metrò ce ne avrei messi 30: la differenza sta tutta qui. Chi lavora e ha diversi appuntamenti nell'arco della giornata deve essere libero di circolare, discorso diverso è muoversi per svago. La giunta Pisapia vuole "educare" i milanesi? Benissimo, lo faccia anche con i tifosi, gli introiti economici non verrebbero ridimensionati, anzi. La mia proposta è quella di creare un'Area S che impedisca l'accesso all'area adiacente allo stadio. I residenti esterni all'Area S si rechino al Meazza con i mezzi pubblici - ciò accadrà solo quando verranno aumentate le tariffe dei parcheggi e iniziando con la tolleranza zero nei confronti di chi lascia l'auto in sosta illegale e abusiva, ad oggi impunita -. Chi viene da fuori Milano sia obbligato a lasciare la macchina nei parcheggi d'interscambio pressochè vuoti - Lampugnano, Bisceglie, Famagosta per citarne solo tre -. Ne guadagneremo tutti in salute. Non vogliamo che si ripetano le scene caotiche riscontrabili in qalsiasi giorno e a qualsiasi ora sulla circonvallazione esterna. Chiaramente, ATM deve garantire un potenziamento dei mezzi pubblici e un servizio di navetta da e per lo stadio degno di una delle quattro città più propulsive dell'economia europea. Non è auspicabile attendere l'ultimazione dei lavori della MM5 prevista nel 2015 come qualche esponente di governo della Zona 7 vorrebbe. Altro che realizzare una ZTL a Figino dove c'è un quartiere di 5.000 persone circa. Per il quartiere San Siro non si tratta di scelte ideologiche o per "coltivare" il proprio orticello di voti. Si tratta di sanare una situazione che rischia di diventare fuori controllo. Voi ci state? Io Sì!

martedì 20 marzo 2012

Alla faccia della trasparenza!

Ho presentato una mozione affinché venga istituzionalizzato l'invio telematico della documentazione utile per i lavori di commissione e dei verbali sia del Consiglio che di commissione. L'atteggiamento della maggioranza, a cominciare dai lavori in commissione, è stato quello di voler farmi stralciare la mozione perché, dicono, stanno mettendo mano alla stesura di un nuovo regolamento. Per questo motivo, ho ritenuto giusto ritirare una richiesta di modifica per un articolo del regolamento interno con l'intento di voler rendere sempre più partecipi i cittadini e per evitare inutili dibattiti iniziali su alcuni temi che portano via del tempo e che poco hanno a che fare con le tematiche di competenza zonale. Non si capisce perché, vista l'istituzione della commissione decentramento, i commissari non siano stati coinvolti nel corposo lavoro di riscrittura dell'ordinamento di Zona 7, ma questo venga fatto in altre sedi - magari del PD (?) -. Votare una mozione che vorrebbe rendere più semplice il lavoro di tutti i colleghi consiglieri non pregiudicherebbe la scrittura di un nuovo testo regolamentale e istituzionalizzare l'invio telematico della documentazione di cui sopra non sarebbe una perdita di tempo, ma andrebbe a toccare un unico articolo che non dovremmo poi mettere nuovamente in discussione. Passano i mesi, ma siamo nella totale immobilità del muro contro muro e la maggioranza del "vento che cambia" non si vede nel concreto, ma, anzi, sembra che l'astio politico sia continuamente alimentato anche verso chi col passato ha poco a che vedere. Nonostante i verbali dei lavori d'aula vengano, ad oggi, votati "a scatola chiusa" - senza una precedente lettura se non su esplicita richiesta con il consueto iter burocratico - tutta la maggioranza ha votato la bocciatura della mia richiesta: alla faccia della trasparenza!

Una rondine non fa primavera

All'ultimo punto all'ODG della seduta del 19 marzo 2012 si delibera di dare il patrocinio gratuito alla società sportiva Bergamo Scuba Angels per l'esercitazione che si terrà domenica 25 marzo con il lancio di sommozzatori da un elicottero che si fermerà sopra lo specchio d'acqua della Cava Cabassi. Il neo eletto consigliere del Movimento Cinque Stelle, Paolo Conconi, ha reso noto che questa è la stagione degli accoppiamenti di certe specie di volatili presenti nel Parco della Cave. Oltre al danno ecologico - sono presenti anche dei pennuti protetti dalla legge - ho sollevato la questione legata alla sicurezza sia del personale che farà l'esercitazione sia dei numerosi presenti al parco di domenica. Mi sono indignato per la leggerezza con la quale il presidente della commissione sport e il gruppo dei Verdi - presente in CDZ 7 con ben due consiglieri - abbiano trattato l'argomento senza approfondire certi aspetti. Troppo spesso, per superficialità, sono accadute tragedie di cui, mi auguro, non vengano aggiornate le statistiche domenica prossima.

L'Italia s'è desta, Pisapia e Tellini dormono

La giornata del 17 marzo, pur non essendo festa nazionale, è stata proclamata dal governo tecnico come solennità civile, per ricordare il giorno in cui è avvenuta la proclamazione del Regno d'Italia sotto Vittorio Emanuele II di Savoia. Il sindaco gentile si dimentica di organizzare qualche manifestazione per la chiusura dei festeggiamenti del 150º anniversario dell'Unità d'Italia, non partecipando nemmeno alla cerimonia ufficiale organizzata da Napolitano, a Roma. Mi risulta che Pisapia fosse impegnato all'acquario civico di Milano per una conferenza sul digitale applicato alla mobilità cittadina - si è parlato di software per il calcolo di percorsi pedonali e applicazioni per il cellulare per rintracciare la pista ciclabile più vicina (...) -. Il giorno seguente, domenica 18 marzo, il primo cittadino, già avvocato di alcuni black block dopo i fatti del G8 di Genova, si è recato ai giardinetti di piazza Durante per l'intitolazione degli stessi a Fausto e Iaio, morti nel 1978 durante gli anni di piombo. Anche la "maggioranza dei professori" di Zona 7 si scorda di organizzare qualcosa di simbolico per celebrare la ricorrenza dell'Unità d'Italia. Peccato. Il Popolo della Libertà ha presentato una mozione affinché, seppur con un preavviso di soli 10 giorni - Dio creò l'Universo in 6 giorni, lo ricordo -, la Zona 7 riuscisse ad unirsi sotto l'egida del tricolore superando i consueti faziosismi. In commissione Cultura la kompagna presidente ha respinto la mozione non permettendo nemmeno che ci fosse un dibattito. Invece, la kompagna presidente della commissione Scuola, trattando l'argomento poco prima dell'inizio della seduta consiliare, ha dichiarato di essere favorevole all'iniziativa, ma che non c'erano i tempi tecnici per organizzare la manifestazione. Ho proposto di tenerlo a mente in occasione del prossimo consiglio dei bambini affinché venga trasmesso l'Inno di Mameli e che venga distribuito il testo per insegnarlo ai più piccini.
Sempre in tema Unità d'Italia, all'ODG della seduta del 19 marzo c'era un punto riguardante l'affissione del ritratto del Presidente della Repubblica. Dopo un acceso dibattito in merito al culto della personalità, che in passato è stato uno dei punti centrali di tutti i totalitarismi del Novecento, nel mio intervento mi sono augurato che l'anno prossimo, con la nuova elezione del Presidente della Repubblica, non venga rimossa l'effige a seconda di chi verrà eletto - mi auguro Silvio Berlusconi - e, per sopperire alla grave mancanza del presidente Tellini e della maggioranza del CDZ 7, ho provveduto alla messa in onda dell'Inno d'Italia. Tutto il PDL si è alzato in piedi per cantarlo, mentre tra i banchi della maggioranza ho visto solo due - forse tre - consiglieri seguirci nel canto, seppur esponenti delle istituzioni e pubblici ufficiali dello Stato italiano. Alla fine del mio intervento, una rappresentante della stessa maggioranza ha chiesto che la minoranza, con la stessa partecipazione - pressoché nulla -, partecipi al canto di "Bella ciao" il 25 aprile. Stupore!!! L'Inno di Mameli è visto in contrapposizione a "Bella ciao". Stiamo scherzando?!?! Inutile qui ricordare che in passato Albertini, Moratti e Podestà hanno preso parte alle manifestazioni per la Liberazione dal nazifascismo e che tutti e tre sono stati vittime di calunnie, offese, minacce e addirittura sputi in faccia.
Milano mia che cosa ti stanno facendo?

mercoledì 14 marzo 2012

Mancanze

Come sempre più spesso accade, la maggioranza di Zona 7 coglie ogni occasione per strumentalizzare i comportamenti della minoranza che siede nell'aula di via Anselmo da Baggio 55. Nell'ultima seduta di Consiglio, che si è svolta lunedì 12 marzo, il pretesto moralizzante è stato la non presenza dei consiglieri del PDL alla festa della donna - e non giornata come sarebbe più opportuno dire - celebrata presso Cascina Monastero, la sede istituzionale appunto del CDZ. Personalmente, ho trovato molto più grave la totale mancanza di rispetto umano nei confronti della memoria di Giacomo Gnudi. Infatti, giovedì 8 marzo si sono celebrati i funerali del residente di Zona 7 - orribilmente sbranato dai cani dei campi rom di Muggiano - e nessun esponente dell'amministrazione comunale si è degnato di rendere omaggio alla salma. Abbiamo appreso che Pisapia, poverino, fosse stanco e quindi avesse preso qualche giorno di ferie. Il presidente di Zona 7, Fabrizio Tellini, lautamente stipendiato con i soldi pubblici, invece, era troppo preso con i preparativi delle celebrazioni di cui sopra o, evidentemente, ha ritenuto di non presiedere alle esequie perché la chiesa di San Gaetano non rientra nei limiti territoriali di sua competenza trovandosi in via Mac Mahon.
Sta a voi giudicare.

Video: mancanze

lunedì 12 marzo 2012

Un congresso per rinnovarci

Il Popolo della Libertà, di cui orgogliosamente faccio parte, è alle prese con la spinta di rinnovamento che in questo mese di marzo sta avendo il proprio culmine nei congressi provinciali e cittadini in molte regioni d’Italia, e nelle primarie per la scelta dei candidati sindaco di alcune città. A Milano, sabato 3 marzo, si è votato per scegliere il coordinatore cittadino del nostro partito. L’80% dei tesserati, accorsi all’Unione del Commercio di corso Venezia, ha scelto di dare fiducia a Giulio Gallera, esperto e capace consigliere comunale che in passato è stato assessore nella seconda giunta di Gabriele Albertini e successivamente capogruppo del PDL con Letizia Moratti. In un periodo in cui il sentimento dell’antipolitica è all’apice, l’obiettivo di rinnovamento non è facile, ma, allo stesso momento, il ruolo assegnatoci è molto stimolante perché ai milanesi è ben chiaro, dopo solo nove mesi di amministrazione, tutta la faziosità della giunta aranciorossa che ha tradito le aspettative della città. Voglio ringraziare i 255 che mi hanno dato la loro preferenza come componente aggiuntivo dell’esecutivo meneghino, e voglio rassicurare tutti che questo nuovo coordinamento cittadino sta lavorando per far fronte al gravoso compito di “tenere botta” al sistema autoreferenziale di malgoverno di Pisapia & co(op) per essere poi richiamati ad amministrare Milano,  speriamo il prima possibile, come ben abbiamo fatto in passato. Il segnale dato da Giulio, e da tutti noi insieme a lui, è di promuovere un cambiamento deciso rispetto al passato, per essere più presenti sul territorio e più vicini ai cittadini senza fare le distinzioni di cui ha dato prova la giunta Pisapia nel recente rifiuto alla richiesta del gruppo PDL di esporre lo striscione, sulla facciata principale di Palazzo Marino, per chiedere la liberazione immediata dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, imprigionati in India. Altre amministrazioni italiane di centrosinistra hanno aderito all'iniziativa simbolica, di forte impatto mediatico, ma evidentemente per Pisapia i due soldati del Battaglione San Marco di scorta alla nave italiana non meritano la stessa attenzione data alla cooperante Raffaella Urru rapita in Algeria.
Martedì 6 marzo abbiamo organizzato un presidio sotto il consolato indiano di via Larga, in cui il coordinatore e due vicecoordinatori del Popolo della Libertà, Giuseppe Lardieri e Marco Osnato, erano in prima linea con altri esponenti dell’esecutivo del partito e i ragazzi di Giovane Italia per dare voce a tutti quei milanesi indignati per il mancato sostegno ai militari italiani e per il silenzio di quotidiani come "Il corriere della sera" e "La repubblica" che non hanno riportato nemmeno un misero trafiletto sul diniego del “sindaco gentile”, così gentile da essere subito pronto a querelare “Libero” e “Il giornale” per le giuste critiche rivoltegli. Questo sindaco non ha voluto ricevere a Palazzo Marino i sindacati delle Forze dell’Ordine che chiedevano spiegazioni in merito alla nomina nello staff del vicesindaco di quell’Azzolini immortalato negli anni ’70 con una pistola in mano in via De Amicis e per cui Pisapia non ha fatto una piega. Egli non condanna le scritte ingiuriose nei confronti della polizia apparse in pieno centro città né la profanazione della lapide commemorativa degli agenti, Cestari Santoro e Tatulli, orrendamente trucidati dalle Brigate Rosse l’8 gennaio 1980, ripulita l’8 marzo da Gallera e da una delegazione del neo coordinamento cittadino. Insomma, Pisapia ha veramente cambiato il vento, al popolo liberale di Milano la missione di farlo calare.
In bocca al lupo a tutti noi!

lunedì 5 marzo 2012

Morti in Zona 7


In riferimento agli ultimi fatti di cronaca nera avvenuti in via Martirano e in via Giotto, sono mesi che in Consiglio di Zona 7 chiedo che la sicurezza dei cittadini venga trattata con la giusta attenzione. Il presidente della commissione risulta poco sensibile all’argomento, lo dimostra il fatto che la commissione consiliare competente fu nominata “Politiche Sociali”. L’amministrazione di centrosinistra, su impulso dell’assessore Granelli, ha ritenuto che l’argomento venga affrontato con cadenza trimestrale attraverso una mappatura delle criticità segnalate dai cittadini. Nel mio intervento in occasione dell’ultima seduta del Consiglio di Zona del 5 marzo, ho chiesto che le morti di Giacomo Gnudi e di Gigliola Beratto - il primo sbranato da cani addestrati per i combattimenti clandestini nei campi rom di Muggiano e la seconda scippata e deceduta a seguito dell’accaduto, avvenute entrambe sul territorio di nostra competenza -, non finiscano unicamente in statistiche asettiche, ma che quanto prima venga convocato un Consiglio straordinario per affrontare la tematica così attuale e sentita dalla cittadinanza. Dopo i passati sopralluoghi ai campi rom di Muggiano e le promesse fatte ai residenti e agli agricoltori del Parco Sud, è giunto il momento di adoperarsi per dare seguito alle parole con fatti concreti. Ho chiesto che l’amministrazione comunale predisponga controlli e provveda a tempestivi interventi manutentivi sulle telecamere di videosorveglianza per le quali furono investite ingenti risorse economiche e che oggi risultano inutilizzate. I milanesi pretendono di non vivere nella paura e barricati nelle loro abitazioni.