sabato 20 aprile 2013

Mi fate vergognare di essere italiano

Abbiamo votato 54 giorni fa e da allora non si è fatto altro che tramare pensando al proprio interesse di partito, aspettando il nuovo presidente della Repubblica. La rielezione di Napolitano è la dimostrazione che la classe dirigente non ha una visione politica a lungo termine. Prima si è atteso il nuovo presidente della Repubblica, da stasera aspetteremo che lui muoia...e poi si vedrà. Si farà un governo, forse, che per tutta la sua durata sarà ostaggio di ricatti bipartisan. Non si faranno le riforme così importanti per il Paese, ma si penserà solamente a salvaguardare il cadreghino proprio e di quello di amici e di amici degli amici. Chi se ne frega se c'è un tasso di disoccupazione giovanile al 40%, chi se ne frega di quei 6 milioni di disoccupati, chi se ne frega della modernizzazione costituzionale e infrastrutturale, chi se ne frega se con l'Expo faremo una clamorosa figura di merda a livello planetario...tanto sarà sempre colpa di un altro, dell'avversario politico che per interessi propri non ha voluto adoperarsi per risolvere i problemi reali sentiti dalla cittadinanza. L'importante è che alla buvette servano pasti caldi completi a 3,50 €, vino caffè e servizio compreso. Cari politici, non vi vergognate di tutto questo?
Io sì, mi vergogno di voi e credo di non essere il solo.
Nessuno provi a dirmi che ha vinto Silvio perché non me ne frega niente, oggi ha perso l'Italia.