venerdì 6 dicembre 2013

Contro le vie d'acqua

Un nutrito gruppo di cittadini del comitato “No canal” è intervenuto nel Consiglio di Zona 7 convocato ieri sera, 5 dicembre, per protestare contro la realizzazione delle vie d’acqua. Nel maggio 2012 il Comune aveva modificato il progetto iniziale presentato nel 2010 da Regione Lombardia. Nessuno, nonostante i proclami elettorali riferiti alla partecipazione e al decentramento, si era preso la briga di consultare consiglieri e cittadini che vivono, in particolare, nei pressi del Parco di Trenno e del Parco delle Cave. Il comitato minaccia di bloccare i lavori ora che sono partiti con un notevole ritardo. Avevo espresso le mie perplessità da subito, ma l’amministrazione non ha voluto tenerle in considerazione. Più di un anno fa ritenevo inutile un esborso di quasi 90 milioni di € per un’opera che sicuramente non permetterà la navigabilità per la scarsa profondità dei canali. Inoltre, con le modifiche apportate al progetto iniziale, non è nemmeno certo che i canali possano essere utili per l’irrigazione dei campi per i sospetti legati alla contaminazione dei terreni. Infatti, gli incendi dolosi dell’estate 2012 hanno fatto venire alla luce alcune discariche abusive all’interno del Parco delle Cave e ad oggi l’ARPA non ha ancora reso noti gli esiti delle indagini eseguite. Non si capisce l’ostinazione di chi vuole portare avanti a tutti i costi un progetto inutile e osteggiato dai cittadini. Il Comune rivaluti il progetto e destini i fondi per progetti più utili e necessari alla città, come ad esempio investendo nell’ammodernamento dell’arredo urbano. Si pensi all’eredità che lascerà Expo 2015 a tutti i milanesi, scongiurando un canale che potrebbe diventare una “bomba ecologica” che rischia di contaminare non solo la periferia Ovest di Milano, ma una buona parte dell’hinterland milanese. 



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