domenica 5 febbraio 2012

Scusate lo sfogo

Le dimissioni della signora Letizia Brichetto Arnaboldi in Moratti dal consiglio comunale di Milano ci hanno profondamente ferito, immensamente di più rispetto a tutti gli insulti che ci vennero sputati addosso per due lunghi mesi dell'ultima campagna elettorale, senza dimenticare quelli del 2006. Il nobile proposito d'impegnarsi per gli ospiti di San Patrignano è lodevole, niente da obiettare. Dispiace perché all'indomani della bruciante sconfitta la stessa Moratti aveva mandato una lettera ai milanesi e una mail agli eletti e ai candidati del PDL per rassicurarci che il suo impegno per Milano non sarebbe venuto meno. Essendo sindaco uscente, alla signora sarebbe spettato un compito oneroso: quello di rispondere colpo su colpo all'amministrazione aranciorossa che attribuisce alle precedenti gestioni comunali alcune strumentali nefandezze. La signora Moratti avrebbe dovuto stare sulle barricate insieme a chi ha creduto in lei nonostante in molti la dessero perdente sin dal 2006. Anche il nostro presidente ha creduto nella sua persona, che invece ha pensato bene di ringraziare dicendo che la sconfitta fosse imputabile a Berlusconi, senza riconoscere invece i propri errori. I consiglieri comunali e noi consiglieri di zona continueremo il gravoso lavoro sul territorio, lo scrivo al termine di un gazebo durato 8 ore, con -5ºC e la neve intorno a noi. Poco importa se continueremo a prenderci insulti per colpe di altri, mentre c'è chi assessore regionale ci passa di fianco senza unirsi a noi, senza nemmeno fermarsi a salutarci o ad incitarci nel lavoro che portiamo avanti. Poco importa se facciamo sacrifici e mettiamo da parte i nostri affetti per rispondere con immediatezza ai bisogni dei cittadini. Poco importa se abbiamo perso amicizie d'infanzia e di gioventù perché crediamo nei principi fondanti del nostro movimento politico e tanti altri insieme a noi. Poco importa se il sentimento dell'antipolitica ci presenta come ciarlatani o, peggio, ladri quando in realtà percepiamo 250 € al mese e gli unici tagli ai costi della politica di cui si è accennato sarebbero dovuti arrivare da chi ha il ruolo più importante data la vicinanza con la città. Poco importa se altri hanno approfittato della scia vincente e vittoriosa del presidente Berlusconi anche se adesso è giusto che marciscano nelle patrie galere, dando il buon esempio che fino ad oggi non ci hanno dato. Noi andiamo avanti con passione, signora Moratti, perché amiamo veramente la nostra Milano!



Nessun commento:

Posta un commento