mercoledì 28 settembre 2011

Venghino signori venghino: dateci consigli, ma nelle soluzioni ce ne infischiamo

Il centro sinistra milanese ha inaugurato una stagione all’insegna della menzogna. Dopo i ben noti provvedimenti contro i milanesi - aumento del 50% del biglietto ATM, introduzione dell’Irpef, meno sicurezza per tutti, etc - sta provvedendo ad organizzare una serie d’incontri pubblici con la parvenza di rendere partecipi i cittadini alle decisioni che più stanno a cuore alla maggioranza della popolazione, ma lo scopo reale è quello d’illudervi.
L’esempio lampante viene dalla Zona 7, dove siedo tra i banchi dell’opposizione. Da quando faccio politica ho sempre creduto che il bene comune fosse sopra tutto, anche sulle direttive di partito, e per questo motivo, a volte, ho votato con questa maggioranza. Lunedì 26 settembre il Consiglio di Zona 7 ha deliberato a favore della proposta di porre in essere un tavolo di ascolto tra ATM, Comune, Zona e cittadini affinché si provveda a ridisegnare il percorso sostitutivo delle linee del servizio pubblico toccate dai lavori della MM5. La delibera non tiene assolutamente in considerazione ciò che era emerso in un incontro pubblico in cui la cittadinanza chiedeva a gran voce di non essere “tagliata fuori”. Ebbene, il Presidente della Commissione Mobilità e Verde, Ivano Grioni, non solo dimostra di non conoscere la zona in cui opera, ma pur essendo uno dei maggiori fautori della partecipazione non si cura minimamente di quello che emerge dalle commissioni. Nella fattispecie, si è votata la proposta di  spostamento del capolinea della linea sostitutiva 16 in piazzale Lotto mentre in commissione si parlò invece di prolungamento. Lodevole il congiungimento alla MM1 - in commissione votai favorevolmente -, ma spostare il capolinea significa emarginare parte del quartiere che prima era servito da ben quattro fermate in più del tram 16, che arrivando in piazza Axum permetteva agli utenti di raggiungere il bus 49 per recarsi all’Ospedale San Carlo. Ancora più sconcertante, davanti alle mie rimostranze, è stato il fatto che Presidente e Vicepresidente della Commissione Mobilità e Verde, Giuseppe Perucelli, hanno bocciato i miei emendamenti con la scusa che bisogna snellire le procedure perché, una volta che ATM farà la sua proposta, ci riuniremo nell’ennesima assemblea per capire cosa ne pensano i cittadini. A cosa è servito, dunque, convocare una prima riunione pubblica per ascoltare i cittadini se la delibera approvata non fa assolutamente menzione delle richieste avanzate, se non quelle del comitato di quartiere pro Pisapia?
Un altro fatto emblematico di quanta demagogia venga usata dalla sinistra milanese è che i proclami in materia di tagli siano continui. In tal senso, la Zona 7 sembra il nuovo laboratorio politico del PD milanese. La maggioranza dibatte sul tagliare i membri delle commissioni perché il numero degli stessi è troppo elevato. La rappresentanza di tutti i partiti verrebbe comunque garantita proporzionalmente. Lo scopo è quello di ridurre i costi in termini di gettoni monetari elargiti dalle casse comunali. La scusa è quella che con troppi consiglieri nelle commissioni non si riesca a concordare sulle proposte di delibera, evitando il chiacchiericcio e troppa infruttuosa caciara. La soluzione è così semplice: basterebbe evitare d’incontrarsi all’esterno del consiglio di zona e non convocare le riunioni di venerdì pomeriggio - il contratto dei funzionari comunali prevede 36 ore settimanali, di cui quattro il venerdì -, risparmiando in questo senso. A mio avviso, basterebbe non aprire le porte ai cittadini per la loro continua campagna elettorale a spese dei contribuenti, convocando unicamente chi deve essere ascoltato per particolari progetti o proposte. Sbaglio o siamo stati eletti in rappresentanza dei cittadini?
Infine, vorrei rendere pubblico fatti disdicevoli che ben sottolineano l’arroganza di chi sta governando la città con il rancore politico, figlio dei lunghi e amari anni in cui gli stessi eletti sedevano nei banchi dell’opposizione. Le proposte di buon senso, e sottolineo non politicizzate, che giungono dai banchi dell’opposizione vengono respinte a prescindere senza nemmeno ascoltare l’argomento, ma anzi ci si pavoneggia proprio per questo motivo. Veniamo insultati perché rappresentiamo un partito come se fosse una colpa capitale e, nonostante i loro stessi kompagni riconoscano l’eccessiva veemenza, non ci viene nemmeno chiesto scusa. Va bene l’acceso confronto politico, ma siamo esseri umani degni tutti di rispetto, un atteggiamento del genere è da condannare, credo, a prescindere.

Contributo video

mercoledì 14 settembre 2011

Riflessioni

Ieri sera abbiamo avuto una commissione Sicurezza congiunta con i colleghi della Zona 8. All'intervento della consigliera che si è coperta di ridicolo - "Ciao, io mi chiamo Alice (nel paese delle meraviglie) e la mia abuela (nonna, ndr) è nata in Spagna e ci tengo a spezzare una lancia a favore di tutti i sudamericani con il ritmo nel cuore che hanno bisogno di poter ballare e brindare senza repressioni (fischi del pubblico)" - ha fatto seguito il nulla contenuto nella risposta dell'Assessore Granelli.
Viceversa, mi ricorderò di tale seduta per 2 interventi di un mio collega di partito che pur di strappare qualche applauso attraverso la più biega demagogia, sconfinante nella retorica populista, ha arringato la folla. Forse non si ricordava che per 15 anni abbiamo governato la zona senza porre mai rimedio alla questione dei latinoamericano che nel week-end invadono il parco di Trenno con i loro barbeque e la birra che scorre a fiumi. Forse non sa che le forze dell'ordine hanno serie difficoltà a garantire la sicurezza a causa dei tagli e della mancanza di agenti visto che, dopo l'intervento del Comandante della Polizia Locale Tullio Mastrangelo, ha pensato bene di salire nuovamente in cattedra per chiedere che nonostante la partita di sabato vengano impiegate 4 pattuglie di vigili urbani per presidiare l'area del parco nei pressi dell'Harbour Club e che non si rimandi più un argomento tanto sentito da chi lavora e chiede a gran voce che nei finesettimana gli venga riconosciuto il diritto al riposo.
Ho avuto l'ennessima riprova di quanto le masse siano facilmente influenzabili facendo loro sentire ciò che vogliono sentirsi dire: chissà come sarà contenta la stessa gente quando tra 1 anno, alla ripresa dei pic-nic, saranno nuovamente esasperati. Più fatti, meno parole!

lunedì 12 settembre 2011

Ben ritrovati!

Seduta fiume per il consiglio di Zona 7 in occasione della ripresa settembrina dei lavori.
I punti all'ordine del giorno sono tanti e la maggioranza decide, nonostante le lamentele dell'opposizione, d'iniziare dagli argomenti meno scottanti affinché i cittadini presenti in aula non sappiano. Si procede quindi alla concessione gratuita di spazi e palestre ad associazioni varie, anche se per alcune di esse non ci è dato sapere di cosa si occupano, non ricevendo nemmeno risposta nonostante la mia esplicita domanda.
Il Presidente Tellini rende noto che entro la settimana provvederà ad inviare ricorso al proprio partito per un'espulsione che non ritiene giusta. Sapremo presto a che gruppo si iscriverà, per il momento rimane saldamente seduto sul cadreghino del Presidente di Zona...e vorrei ben vedere visto che da ex-disoccupato si trova a guadagnare 2.500 € al mese più i vari benefit. Prima che si procedesse con la trattazione dell'ODG ho preso la parola per provocarlo un po', come da prassi. Gustatevi il video:

Ripresa settembrina dei lavori nel CDZ 7

Si è passati poi alla votazione della mozione pro campo sportivo di Muggiano per cui in commissione si era giunti a una delibera condivisa. Il kompagno più komunista di tutti, Marco Perego di SEL, presenta un emendamento con il chiaro intento di rompere l'equilibrio raggiunto in commissione. Dopo che il Presidente della Commissione Sport, Zacchetti, ha preso la parola per esprimere il suo parere contrario, il kompagno Perego ritira la delega per non sconquassare la maggioranza. All'insegna del volemosi bene la mozione originaria viene votata a maggioranza assoluta, o quasi, da tutti i consiglieri.
Si passa poi alla discussione di due mozioni urgenti presentate la stessa sera dall'opposizione.
1) La prima mozione riguarda la condanna dell'aggressione omofobica - solo per la maggioranza di governo di Zona 7, non per la stampa né tantomenoper l'aggredita - avvenuta pochi giorni fa ai danni di una signorina lesbica in un ristorante di via Raffaello Sanzio. Il Partito Democratico ha voluto chiaramente agire in tal senso unicamente per dare un significato politico della vicenda. Siamo tutti convinti che ogni aggressione vada condannata e, d'ora in poi, presenterò mozioni di condanna per ogni singolo atto vandalico o teppistico che si verificherà nella nostra Zona.
2) Sulla falsa riga della precedente mozione, viene presentata una delibera affinché il Comune si adoperì per far iniziare regolarmente l'anno scolastico ai bambini della scuola elementare G. Radice di via Paravia. La vicenda ha assunto la portata di dibattito nazionale perché il PD vuole che venga riconosciuto il sacrosanto diritto allo studio di quei 13 bambini - su 15 - di nazionalità straniera che sono stati costretti ad iscriversi a scuole non così vicine a casa rispetto alla scuola ubicata nel desolato "quadrilatero della paura" di San Siro. La mia coscienza mi spingerebbe a votare parere favorevole, anche considerata la delibera regionale che prevedeva di fare un'eccezione al decreto ministeriale Gelmini - prevede che in ogni singola classe non ci sia più del 30% di bambini figli di immigrati - considerata la natura della scuola Radice. Pensandoci attentamente per tutta la serata la mia coscienza non è riuscita a vincere sul raziocinio e sul ricordo di quei figli di immigrati che a Londra e a Madrid si sono fatti detonare per reazione contro l'Occidente, nonostante li avesse adottati a braccia aperte. Ho deciso di astenermi dalla votazione, ma dato il mio trascorso da volontario nelle classi ghetto l'argomento dell'integrazione è a me caro e credo che debba essere affrontato quanto prima per evitare che anche in casa nostra non nascono sentimenti di odio, di vendetta o di rivincita. Il mio quartiere è composto da una vastissima comunità magrebina, cinese e peruviana. Bisogna mettere in atto politiche d'integrazione finalmente efficaci. Alle ore 23.15 la seduta di consiglio viene chiusa.